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Rivestimenti rimovibili per favorire il riciclaggio di plastica e tessuti

Economia circolare

La plastica è un materiale onnipresente, utilizzato in un’ampia gamma di beni di consumo. Mentre alcuni articoli di plastica sono riciclabili, molti prodotti – tra cui quelli elettronici, tessili e automobilistici – finiscono in discarica dopo un solo utilizzo perché composti da più materiali. L’industria europea delle materie plastiche aspira a riciclare il 50 % di tutti i rifiuti di plastica entro il 2040. A sostegno di tale obiettivo, il progetto DECOAT, finanziato dall’UE, ha sviluppato agenti de-coating attivabili per separare i componenti chimici nei prodotti compositi, portando a una maggiore riciclabilità dei materiali del substrato. Fraunhofer IVV, partner del progetto, ha inoltre promosso un approccio di delaminazione chimica che prevede l’utilizzo del processo CreaSolv® per recuperare materiali di elevata purezza da rifiuti complessi.

Additivi intelligenti per soluzioni attivabili

Il progetto ha esplorato l’uso di agenti che potrebbero essere attivati da calore, umidità, sostanze chimiche o microonde per separare i componenti degli oggetti non riciclabili. Una volta separati, i materiali del substrato potrebbero entrare a far parte dell’economia circolare. Due tecnologie si sono rivelate particolarmente fruttuose: un approccio a base di solventi per rimuovere un rivestimento e uno strato azionato dal calore incorporato nel prodotto in modo da poter separare i materiali per il riciclaggio. Secondo il coordinatore del progetto, Guy Buyle: «Entrambi gli approcci potrebbero essere dimostrati per i tessuti rivestiti e le plastiche verniciate dell’industria automobilistica ed elettronica. Abbiamo dimostrato la rimozione del rivestimento e della vernice in modo che il materiale sfuso potesse essere riciclato.»

Progettazione di impianti pilota

Gli attuali impianti di riciclaggio si affidano a tecnologie meccaniche, chimiche o di fusione che in genere non sono adatte ai materiali rivestiti. I nuovi metodi di decomposizione dei materiali in prodotti riciclabili richiedono una riprogettazione degli impianti di riciclaggio. Gli impianti di riciclaggio del futuro identificheranno l’additivo utilizzato in un prodotto, in modo da poter utilizzare l’agente attivatore corretto. I coloranti possono contribuire allo smistamento ottico, assicurando che i materiali rivestiti vengano inviati al dispositivo di lavorazione corretto. Mentre DECOAT si è concentrato sul recupero dei materiali del substrato, il progetto ha tenuto d’occhio anche il recupero dei materiali di rivestimento e verniciatura rimossi durante il processo.

Valore aggiunto per l’economia circolare

Il processo DECOAT ha il potenziale per rivoluzionare il riciclaggio. La piena diffusione sul mercato potrebbe prevedibilmente portare a una riduzione del 75 % dello smaltimento in discarica e del 30 % dell’impronta di carbonio dei prodotti interessati. Inoltre l’adozione del de-coating nell’industria del riciclaggio dovrebbe apportare circa 500 posti di lavoro e 150 milioni di EUR all’economia. Prima di poter sfruttare il potenziale delle tecnologie di eliminazione del legame e smistamento del progetto, è necessario far progredire il livello di preparazione tecnologica delle procedure. Buyle dice: «È necessario trovare portatori di interessi in grado di investire in linee pilota semi-industriali, che ci permettano di sviluppare queste tecnologie. Riunire insieme i necessari attori della catena del valore circolare è di fondamentale importanza». Man mano che il processo DECOAT si avvicina alla diffusione sul mercato, molti aspetti della catena del valore dovranno essere rivisti. Tra questi, gli impianti di riciclaggio e i produttori di prodotti, ma anche l’atteggiamento dei consumatori. Ad esempio, in uno dei casi d’uso il progetto ha ottenuto ottimi risultati nel suo test di eliminazione del legame ma il prodotto risultante non rispondeva agli standard estetici a causa di una superficie più ruvida. I partner di DECOAT continueranno a perfezionare le tecnologie ma, come afferma Buyle: «È chiaro che sarà necessario un certo cambiamento di mentalità in quasi tutte le fasi della catena del valore circolare per poter impiegare queste soluzioni di eliminazione del legame».