L’Istat ha pubblicato i dati derivati dai Conti delle emissioni atmosferiche (AEA) riferiti all’economia italiana per gli anni 2008-2021 e una stima provvisoria delle emissioni di gas climalteranti per l’anno 2022.
La serie storica 2008-2021 riguarda le emissioni in atmosfera per attività economica, relative a tutte le attività produttive suddivise in 64 branche e a 3 tipologie di consumo finale delle famiglie, per 24 sostanze (climalteranti, acidificanti, precursori dell’ozono troposferico, polveri sottili, metalli pesanti).
Le emissioni di gas climalteranti delle attività produttive dell’anno 2022 sono presentate, invece, secondo la classificazione a 38 branche di attività economica.
A partire da questa edizione dei Conti, la conversione dei gas climalteranti in CO2 equivalente si basa sui Global Warming Potential (GWP) dell’IPCC Fifth Assessment Report – AR5, riferiti a un arco temporale di 100 anni.
I Conti delle emissioni atmosferiche sono conformi al Regolamento UE 691/2011, come modificato dal Regolamento delegato UE 2022/125, e la loro coerenza con i dati economici di contabilità nazionale li rende adatti all’analisi integrata economico-ambientale. La loro costruzione si avvale di dati derivanti dagli inventari delle emissioni atmosferiche, elaborati e forniti ad hoc dall’Ispra (Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale).
Sono disponibili anche:
- la tavola di raccordo tra le emissioni atmosferiche dei residenti (AEA) e quelle calcolate dall’Ispra nell’ambito delle due convenzioni internazionali sulle emissioni atmosferiche: United Nations Convention on Climate Change (Unfccc) e Convention on long range transboundary air pollution (Clrtap);
- gli indicatori delle intensità di emissione delle attività produttive rispetto alla produzione, al valore aggiunto e alle unità di lavoro a tempo pieno (ULA).
Nel 2022 le emissioni di gas serra dei residenti, pari a 429 milioni di tonnellate di CO₂ equivalente, sono sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente (+0.1%), attenuando la tendenza alla riduzione che si osserva a partire dal 2008 (-27,0%).
Le emissioni delle attività produttive aumentano nel 2022 dello 0,7%, principalmente per il contributo delle industrie di produzione e fornitura di energia elettrica, gas vapore e aria condizionata e delle imprese del settore del trasporto in conto terzi che, rispetto all’anno precedente, aumentano del 6,4% e del 4,4% a fronte di una riduzione delle emissioni delle altre attività produttive.
Di contro, le emissioni delle famiglie diminuiscono complessivamente dell’1,3% e sono il risultato dell’effetto combinato della riduzione del 12,4% della componente riscaldamento e dell’aumento dell’8,1% della componente trasporto.