È partita il primo dicembre la campagna di raccolta dei rifiuti marini, in Italia e in Brasile, sostenuta da Almaviva come partner di Ogyre, con la missione di ripulire il mare dalla plastica e dagli altri rifiuti.
Il Fishing for Litter è proprio una modalità di recupero di rifiuti dal mare che vede protagonisti i pescatori locali in diversi Paesi: una volta raccolti, i materiali vengono portati a terra, catalogati e smaltiti correttamente in una logica di economia circolare.
“La sfida con cui ci misuriamo oggi, come azienda, è conciliare l’innovazione tecnologica con la salvaguardia dell’ambiente, la qualità della vita delle persone e la tutela della stabilità economica. In questa direzione, oltre all’impegno nel mettere al servizio della crescita del Paese e dello sviluppo sostenibile le potenzialità offerte dall’evoluzione tecnologica, ci dedichiamo a iniziative di valore che rispondano ad obiettivi previsti dall’Agenda Onu 2030”, dichiara Marco Tripi, amministratore delegato del Gruppo Almaviva.
“La collaborazione con Almaviva nasce per dare una risposta immediata e concreta all’urgente minaccia dell’inquinamento degli oceani. Siamo entusiasti di aver trovato un partner che non solo ha a cuore l’emergenza ambientale, ma che ha saputo cogliere anche il valore sociale di Ogyre, soprattutto nelle regioni come il Brasile, dove ogni operazione di recupero non solo preserva gli ecosistemi marini, ma contribuisce anche al benessere delle comunità locali coinvolte”, commenta Antonio Augeri, co-founder di Ogyre.
Almaviva ha deciso di impegnarsi concretamente per salvaguardare il mare, con un primo progetto di collaborazione che prevede la raccolta di 1.000 kg di rifiuti marini, in tre mesi, contribuendo così all’Obiettivo 8 (crescita economica), Obiettivo 12 (consumo e produzione responsabili) e Obiettivo 13 (lotta contro il cambiamento climatico) per lo sviluppo sostenibile.
Categorie: News, Tutela ambientale
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