Il 45% dei giovani nella fascia di età 16-26 anni non ha mai pensato di riciclare il proprio telefonino giunto a fine vita e ben il 38% lo ha smaltito nei rifiuti indifferenziati.
Questi i dati riportati dal report “Time After Time E-waste” di Hubbub e Virgin Media O2, un dossier che esamina i comportamenti e gli atteggiamenti della generazione Z nei confronti dei rifiuti elettronici.
Dall’indagine, condotta su un campione di 3.000 giovani, emerge che il 51% degli intervistati confida che i prodotti elettrici vengano riciclati quando consegnati a un riciclatore, mentre il 25% non è sicuro e il 24% non crede affatto che i propri articoli siano riciclati.
I giovani, inoltre, appaiono più propensi a riciclare i propri dispositivi se conoscono i servizi disponibili e se è più facile accedervi; ancora oggi, però, in molti casi queste informazioni non sono chiare, tanto che il 21% degli intervistati dichiara di aver rinunciato a riciclare il telefonino perché non sapeva come fare.
La ricerca, però, evidenzia come la fascia di età più giovane sia quella con maggiori probabilità di acquistare un dispositivo di seconda mano: il 45% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di aver avuto un telefono ricondizionato o di seconda mano, mentre il 44% ne ha ricevuto uno da un familiare o un amico. Tuttavia, è emerso anche che alcuni avevano una percezione negativa sulla qualità dei dispositivi ricondizionati, soprattutto per quanto riguarda la durata della batteria e la sicurezza dei dati.
La difficoltà di smaltimento avvertita da molti, porta spesso a una completa rinuncia: sono oltre 700 milioni, infatti, i vecchi cellulare presenti nei cassetti dei cittadini europei, quasi 2 per ogni cittadino.
Questi dispositivi elettronici, però, insieme a tablet e pc portatili, rappresentano in realtà importantissime risorse, grazie ai materiali preziosi contenuti al loro interno (litio, cobalto, ecc.).
Incentivi per il riuso dei dispositivi elettronici
Allo scopo di incentivare il riuso dei piccoli dispositivi elettronici, la Commissione Europea ha adottato una serie di raccomandazioni volte a incoraggiare le autorità nazionali ad aumentare i tassi di raccolta e riutilizzo. Sensibilizzare i cittadini al riguardo, però, non è semplice. Così l’Unione Europea ha proposto l’introduzione di incentivi finanziari (buoni, sconti e premi in denaro) destinati a coloro che restituiscono cellulari, tablet e altri apparecchi elettronici non più funzionanti. L’iniziativa si estende anche ad altri device, funzionanti ma non più utilizzati, che possono essere riparati e rivenduti.
Per promuovere l’economia circolare, le autorità europee vogliono puntare ad avviare partenariati tra organizzazioni che si occupano di riciclo e operatori impegnati nel ritiro dei device; Bruxelles, inoltre, sta attivamente lavorando per aumentare la visibilità dei punti di raccolta, così da portare all’attenzione dei cittadini questo importante servizio.