La Blue Economy o Blue Growth ha acquisito importanza negli ultimi anni per la necessità di trovare soluzioni sostenibili in grado di preservare le risorse marine in modo responsabile. Con questo obiettivo, Minsait e INTEC (Fondazione europea per l’innovazione e l’applicazione della tecnologia) hanno presentato il rapporto “Blue Economy e Blue Growth 2023”, che include le tecnologie più importanti per la conservazione dell’ambiente marittimo, nonché le ultime tendenze per la promozione della Blue Economy in Europa.
Il rapporto evidenzia l’importanza di valorizzare il potenziale economico degli oceani e delle loro risorse, promuovendo un approccio più equilibrato e responsabile dal punto di vista ambientale per garantirne la conservazione a lungo termine ed evitarne lo sfruttamento eccessivo. A tal fine, promuove una gestione coscienziosa della pesca, il turismo sostenibile, la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica. Ciò è possibile grazie alla spinta e all’utilizzo di tecnologie avanzate e dell’intelligenza artificiale. In particolare, nell’immediato futuro sono previste tendenze in questo campo come lo sviluppo di tecnologie marittime avanzate, l’economia circolare nel settore marino, le energie rinnovabili oceaniche, la digitalizzazione e i Big Data nella gestione marina e lo sviluppo del turismo sostenibile nelle aree costiere.
L’intelligenza artificiale, in questi progetti, consente il monitoraggio e la gestione delle risorse marine attraverso la raccolta e l’analisi dei dati, facilitando la comprensione, la gestione e l’ottimizzazione delle operazioni di acquacoltura per migliorare l’efficienza, l’impatto ambientale e lo sviluppo di tecnologie marine intelligenti, come robot subacquei autonomi, sensori avanzati e sistemi di comunicazione.
Considerando la vastità degli oceani e la grande diversità di risorse naturali che ci abitano, uno dei settori chiave della Blue Economy è senza dubbio la pesca sostenibile, dove è necessario incoraggiare modelli di gestione responsabile che garantiscano la conservazione degli stock ittici e la loro riproduzione, grazie a misure come quote e taglie minime di cattura o aree protette per consentire il salvataggio delle specie a rischio.
Il rapporto sottolinea la necessità di concentrarsi sulla conservazione di mari sani e sull’uso sostenibile delle risorse marine, creando alternative ai combustibili fossili e alla produzione alimentare tradizionale.
Raggiungere gli obiettivi della neutralità climatica e dell’inquinamento zero, in particolare attraverso lo sviluppo di energie marine rinnovabili, la decarbonizzazione del trasporto marittimo e l’ecologizzazione dei porti.
A tal fine è necessario completare la transizione verso un’economia circolare e ridurre l’inquinamento, nonché preservare la biodiversità e investire nella natura: la strategia sulla biodiversità fissa l’obiettivo di proteggere il 30% delle aree marine dell’UE per prevenire la perdita di ecosistemi marini. Uno degli obiettivi prioritari del rapporto è sostenere l’adattamento ai cambiamenti climatici e la resilienza delle coste: le attività di adattamento, come lo sviluppo di infrastrutture verdi nelle aree costiere e la protezione delle coste dal rischio di erosione e inondazioni, contribuiranno a preservare la biodiversità e i paesaggi, con conseguenti benefici per il turismo e l’economia.
Attraverso l’implementazione di misure e strumenti tecnologici per la pesca sostenibile, come gli algoritmi di apprendimento automatico che identificano i modelli di pesca illegale o l’automazione di vari processi marittimi con l’IA, il recupero degli stock colpiti dalla pesca eccessiva potrebbe aumentare la produzione di 16,5 milioni di tonnellate, contribuendo a una maggiore sicurezza alimentare e al benessere delle comunità costiere.
Come emerge dal Rapporto, la Blue Economy rappresenta l’1,5% del PIL dell’UE, comprendendo anche settori come il turismo costiero e marittimo. In questo senso, ecosistemi marini sani e ben conservati sono attraenti per i turisti, il che genera anche opportunità per le destinazioni, fornendo occupazione e crescita economica senza compromettere l’integrità degli ecosistemi.
“Il settore della Blue Growth e della Blue Economy è quello in cui possiamo esercitare una grande leadership – dichiara Juan Francisco Delgado, Vicepresidente esecutivo della Fondazione Intec – c’è una magnifica opportunità per crescere con l’aiuto della tecnologia e di farlo in modo più sostenibile. Abbiamo aziende leader a livello mondiale e dobbiamo essere leader nell’implementazione della tecnologia e dell’intelligenza artificiale per migliorare le nostre possibilità”.
“La digitalizzazione e, in particolare le tecnologie all’avanguardia come l’IA – afferma Alberto Bernal, direttore di Phygital Territories di Minsait – stanno già trasformando la Blue Growth, migliorando l’efficienza, la sostenibilità e la gestione delle risorse marine, oltre a guidare la ricerca e la corretta esplorazione degli oceani”.
Categorie: News, Sostenibilità
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