I composti naturali sono sempre più richiesti per ottenere prodotti più sostenibili, sani ed ecocompatibili nei settori alimentare, dei mangimi, cosmetico e farmaceutico. Quale modo migliore di procurarseli se non dai flussi di rifiuti agroalimentari e delle cartiere?
Il progetto INGREEN, finanziato dall’impresa comune Bioindustrie, un partenariato pubblico-privato tra l’Unione Europea e l’industria, ha fatto proprio questo con una varietà di materie prime che producono ingredienti preziosi, trasformandoli in bioprodotti commercialmente sostenibili.
INGREEN ha riunito un gruppo di 17 partner talentuosi (8 PMI, 4 grandi industrie, 4 partner accademici e un’organizzazione associativa): la stretta collaborazione con l’industria e le sue grandi aspirazioni per quanto concerne la commercializzazione dei risultati del progetto hanno aperto a maggiori opportunità commerciali e di mercato.
L’attenzione del progetto si è concentrata su tre componenti dei rifiuti agroalimentari (siero di latte, crusca di grano e crusca di segale) e sui rifiuti organici delle cartiere, sviluppando biotecnologie sostenibili ed ecocompatibili per produrre ingredienti funzionali a partire da questi elementi. Gli ingredienti sono poi stati utilizzati in bioprodotti innovativi.
Il siero può essere utilizzato come mezzo per produrre acido lattobionico (LBA) e biomassa di lievito; l’idrolisi del lattosio del siero di latte può produrre, invece, i prebiotici galatto-oligosaccaridi (GOS). Infine, la fermentazione della crusca di grano e di segale con i microbi può ridurre il contenuto di composti indesiderati e aumentare il valore nutrizionale e la biodisponibilità di minerali, micronutrienti, composti bioattivi e vitamine. I rifiuti di cartiera sono ricchi di carbonio, che può essere trasformato in biomassa arricchita in poliidrossialcanoati (PHA) da utilizzare come prebiotici e bioplastiche.
Narinder Bains, coordinatore del progetto, spiega: “INGREEN ha creato otto impianti pilota e ha prodotto una nuova tipologia di pane con i prefermenti, formaggi innovativi con un tempo di maturazione più rapido grazie alla biomassa come alimento aggiunto, un detergente intimo prodotto con siero di latte arricchito con GOS e siero di latte arricchito con LBA, mangimi per animali arricchiti con PHA e una formulazione di pellicola biodegradabile. Tutti sono stati prodotti su scala industriale e caratterizzati da sicurezza e funzionalità. Il progetto INGREEN ha raggiunto tutti i suoi obiettivi, compresi risultati con un elevato potenziale di sfruttamento entro i tempi e i livelli di spesa originariamente previsti. Questo testimonia la forza del consorzio e ciò che è possibile raggiungere quando l’industria e il mondo accademico lavorano a stretto contatto”.
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