L’Osservatorio per il Territorio dell’Università Cattolica e Confindustria Brescia hanno realizzato uno studio volto a mappare le azioni di sostenibilità di oltre 350 aziende bresciane.
L’analisi ha scandagliato il tema della sostenibilità attraverso 6 sezioni (Inquadramento generale, Sostenibilità ambientale, Sostenibilità sociale interna, Sostenibilità sociale esterna, Sostenibilità di governance, Covid-19) con circa 50 domande.
Il campione di riferimento, rappresentativo di differenti classi dimensionali e settori produttivi, ha visto come protagoniste 354 imprese bresciane, con oltre 23.000 addetti e un fatturato complessivo di 12,4 miliardi di euro.
Dai dati è emerso che la sostenibilità rappresenta ancora un elemento collaterale nelle attività aziendali: solo il 15% del campione ha uno o più risorse umane interamente dedicate al tema, il 41% ha una o più risorse umane che si dedicano a esso in modo parziale, mentre il 45% del totale non ha risorse dedicate.
Per quanto riguarda la comunicazione, invece, un dato negativo è rappresentato dal fatto che il 68% delle imprese non comunica all’esterno obiettivi e risultati in termini di sostenibilità.
Nei vari ambiti di approfondimento continua a prevalere la sostenibilità ambientale, con un’attenzione particolare ai miglioramenti volti a mitigare l’impatto sull’ambiente: il 63% del campione effettua già oggi miglioramenti (impiantistici, organizzativi o procedurali) nell’ambito delle emissioni in atmosfera, l’80% nella gestione dei rifiuti e il 55% negli scarichi idrici.
Per quanto riguarda, invece, la sostenibilità sociale interna è emersa una sempre più diffusa attenzione verso i temi della diversità e dell’inclusione: il 69% del campione si sta già occupando di questi argomenti all’interno della propria realtà, o comunque ha iniziato a riflettere sulle possibili azioni da intraprendere in tal senso. Tra gli interventi già attuati, risaltano: cultura/nazionalità (78%), genere (77%) e disabilità (62%).
Al capitolo della sostenibilità sociale esterna, nel biennio 2019/2020, l’attenzione delle imprese si esplica con un’eterogenea serie di interventi e iniziative, soprattutto negli ambiti: sanitario (45%), sportivo (34%) e di contrasto alla povertà e al disagio sociale (26%). In particolare, il terziario favorisce la pratica del “volontariato d’impresa” (55%).
Infine, emerge una correlazione tra performance economiche e propensione alla sostenibilità: dai dati, infatti, è emerso che le realtà aziendali con i migliori risultati di bilancio siano anche quelle con la maggiore tendenza alla sostenibilità.