In Italia e, più in generale, in Europa, il futuro dell’energia passa anche e soprattutto dall’idrogeno; in proposito, sono numerosi gli investimenti e le strategie adottate per sviluppare una filiera forte e produttiva.
H2IT, l’Associazione italiana idrogeno e celle a combustibile, aggrega grandi, medie e piccole imprese, centri di ricerca e università operanti nel settore dell’idrogeno e, dal 2019 a oggi, ha quadruplicato il numero dei propri associati, che recentemente sono diventati oltre 100.
Ciò è reso possibile dal fatto che il settore dell’idrogeno è in forte crescita, tanto che, secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio H2IT, tutte le aziende associate ad H2IT si aspettano un cospicuo aumento del giro d’affari nell’arco di tre anni, con fortissime ripercussioni sull’occupazione.
La filiera, oggi, ha potenzialmente tutto il necessario per svilupparsi, ma occorre un ulteriore sforzo per eliminare le criticità che ne limitano il potenziale; tra questi, un esempio è rappresentato dall’assenza di un quadro normativo chiaro, indicato dal 60% del campione come la priorità assoluta da seguire.
In proposito, infatti, già nel 2016 l’Associazione ha supportato i Ministeri competenti nell’elaborazione del “Piano Nazionale per la Mobilità ad Idrogeno” (aggiornato nel 2019) e stretto, nel 2018, una collaborazione con il Ministero dell’Interno per la stesura della “Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti di distribuzione di idrogeno per autotrazione”.
Nel 2021, inoltre, H2IT ha incontrato più volte i decisori politici, esponendo le proprie indicazioni per il PNRR durante un’audizione alla Camera dei Deputati.
Alla fine, il Piano ha dedicato 3,64 miliardi di euro allo sviluppo di filiere per la produzione, distribuzione e usi finali dell’idrogeno: un grande successo che non deve rimanere isolato.
Ulteriore obiettivo di H2IT è quello di rafforzare il network di aziende e centri di ricerca attivi nel mercato dell’idrogeno, con l’obiettivo di renderlo maturo e decisivo per la rivoluzione ecologica nel Paese.
Necessario, in questo caso, anche il supporto all’innovazione per realizzare prodotti e servizi indispensabili per la crescita del settore. Anche in questo senso va letta la collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center, per il progetto “INNOVAHY”, un’iniziativa volta a favorire il percorso di sviluppo di PMI innovative e startup del settore idrogeno.