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Lastre catalitiche per degradare i microinquinanti dell’acqua

Inquinanti acque
Inquinanti acque

Gli antibiotici presenti nelle acque freatiche stanno contribuendo ad aumentare la gravità della resistenza agli antimicrobici; le sostanze perfluoroalchiliche, infatti, provocano svariati problemi di salute, tanto che alcune di esse sono considerate cancerogene e altre hanno ripercussioni negative sulla fertilità.
Le attuali tecnologie di trattamento delle acque reflue non sono in grado di rimuovere in modo efficiente tali sostanze, ma una nuova generazione di lastre catalitiche, sviluppate dal progetto SMART, potrebbe offrire una soluzione in tal senso.
L’innovativa lastra catalitica, ideata da un ricercatore del progetto, è caratterizzata da un’ampia area superficiale e, quando esposta alla luce o sottoposta a vibrazione, sulla superficie nanoporosa del catalizzatore vengono generate cariche transienti di segno positivo e negativo.
Una volta attivate e messe a contatto con l’acqua, le cariche agiscono su quest’ultima scindendone le molecole; si tratta di un processo che porta alla produzione di grandi quantità di radicali altamente reattivi noti come specie reattive dell’ossigeno, quali i radicali idrossili.
Queste specie reattive dell’ossigeno sono di tipo non selettivo e reagiscono facilmente con gli inquinanti presenti nell’acqua, decomponendoli in sottoprodotti innocui, come la CO2 e l’H2O, e sono caratterizzate da un ciclo vitale molto breve, misurabile in una scala che va dai micro ai nanosecondi.
Il progetto si è avvalso dei finanziamenti stanziati dal Consiglio europeo della ricerca per ottimizzare il proprio catalizzatore su nanoscala e su macroscala; l’obiettivo è quello di prepararlo in vista di un impiego nei reattori commerciali per il trattamento delle acque reflue.
Il reattore portatile di Smart è in grado di trattare 1.000 litri d’acqua al giorno ed è concepito per le acque di scarico prodotte dalle industrie e dagli ospedali, dove questo processo può venire decentralizzato.
Sulla base dei risultati ottenuti grazie all’uso del catalizzatore di Smart, nel 2020 il progetto ha fondato Oxyle; quest’ultimo, nel 2021, ha raccolto finanziamenti per più di 3,1 milioni di euro aggiudicandosi vari concorsi e sovvenzioni altamente competitive.

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