“ReBuy”, negozio online di elettronica usata, ha pubblicato uno studio che analizza i rifiuti elettronici dei telefoni cellulari in 27 diversi Paesi in rapporto al potenziale valore ambientale ed economico di questi modelli.
Da un’analisi preliminare è risultato che in alcune nazioni vi sono più telefoni dismessi rispetto a quanti siano realmente in uso all’interno del Paese; questo dato è correlato al fatto che, mentre in passato la maggior parte dei rifiuti elettronici comprendeva prodotti rotti o obsoleti, oggi le tendenze tecnologiche spingono ad avere il prodotto “più recente”, determinando una quantità crescente di rifiuti elettronici “fuori moda” ma non inutilizzabili.
Il Paese con il maggior numero di smartphone pro capite “dismessi” è la Svezia (1,31), seguita da Finlandia e Regno Unito (1,29), Lituani ed Estonia che si posizionano terze pari merito (1,24).
Fanalino di coda della classifica è, invece, la Nuova Zelanda, paese con meno telefoni cellulari dismessi pro capite (0,54), preceduta da Canada (0,60) e Usa(0,68).
L’Italia si posiziona al 12° posto della classifica, con 1,05 telefoni dismessi a testa.
Negli Stati Uniti si registra, invece, il più alto numero totale di telefoni cellulari dismessi dell’indice, con 223,1 milioni di unità; seguono Germania (84,7 milioni) e UK (83,1 milioni).
Il numero totale di telefoni cellulari dismessi per tutti i 27 Paesi dell’indice equivale a un valore di vendita di 1,9 miliardi di euro in metalli preziosi come oro, argento, palladio, platino e rame.