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Gli aeroporti possono essere “green”

Aeroporto Caselle green

L’Aeroporto di Torino Caselle ha lanciato il progetto “Torino Green Airport”, un’iniziativa volta alla raccolta degli interventi orientati alla sostenibilità ambientale già implementati, in via di realizzazione e pianificati per il futuro.
L’obiettivo è quello di gestire l’infrastruttura e le operazioni aeroportuali in maniera efficiente dal punto di vista energetico ed evitando lo spreco di risorse.
Ogni attività è quindi indirizzata al rispetto dell’ambiente, inteso nella sua accezione più ampia e considerando tutti gli asset ambientali: energia, emissioni di CO2, decarbonizzazione, gestione delle aree verdi, tutela della biodiversità, rifiuti, acque e rumore aeroportuale.
Il percorso di sostenibilità si sviluppa seguendo una precisa strategia, che prevede il coinvolgimento non solo dei dipendenti ma di tutta la comunità aeroportuale, i partner commerciali, i fornitori e persino i passeggeri.
Nel decennio 2009-2019, periodo nel quale l’Aeroporto di Caselle ha cominciato a introdurre alcune novità “sostenibili”, i risultati in termini di contenimento dei consumi e riduzione delle emissioni di CO2 sono stati significativi.
Per quanto riguarda l’energia elettrica si è passati da un consumo complessivo di oltre 25mila MW/ora nel 2009 a poco più di 17mila MW/ora nel 2019, con una riduzione del 32%, percentuale che si contrae ulteriormente, attestandosi al -45%, se si contestualizza il consumo per passeggero (si è passati da 7,83 kW/ora del 2009 a 4,32 kW/oradel 2019).
Rispetto ai combustibili da riscaldamento, invece, la contrazione sul decennio è stata pari al -20%, passando dai 9.167 MW/ora del 2009 ai 7.350 MW/ora del 2019; anche in questo caso, considerando il consumo per singolo passeggero la percentuale di riduzione sui 10 anni è più elevata (-35%, passando da 2,84 a 1,86 MW/ora).
Infine, per quel che concerne la quantità di CO2 emessa, il calo è stato pari al -45%: se nel 2009 l’Aeroporto di Torino emetteva nell’ambiente 13.626 tonnellate di CO2, nel 2019 ha quasi dimezzato le emissioni, con poco più di 7.500 tonnellate; sul singolo passeggero, invece, la contrazione ha superato l’obiettivo del dimezzamento, attestandosi a un -55% (si è passati da 4,2 ton nel 2009 a 1,8 ton nel 2019).
Nel 2020, inoltre, Torino Airport ha conseguito la certificazione al Livello 2 Reduction del programma di sostenibilità ambientale “Airport Carbon Accreditation”, il protocollo comune per la gestione attiva delle emissioni negli aeroporti attraverso risultati misurabili promosso da ACI Europe.
I progetti sostenibili dell’Aeroporto per il futuro sono molteplici.
Entro il 2023 sarà ampliato il parco mezzi aeroportuali alimentati con motore ibrido o elettrico, ed entro due anni si disporrà di un parco mezzi per il 40% di tale tipologia, tra cui la prima ambulanza elettrica operativa in un aeroporto.
Saranno realizzati spazi di ricarica elettrica a disposizione del pubblico, i quali sono attualmente in fase di realizzazione all’interno di un nuovo parcheggio, che disporrà di 8 colonnine per 16 auto, a cui si affiancherà un nuovo parcheggio dedicato al car sharing elettrico.
In fase di avvio è anche il progetto di Smart Grid aeroportuale, finalizzato all’autoproduzione efficiente e sostenibile dell’energia necessaria al funzionamento dell’infrastruttura: il progetto prevede il ricorso a un sistema combinato e flessibile, alimentato da fonti energetiche diverse come metano, biogas, idrogeno, fotovoltaico e solare.
Nell’ambito della circular economy, per quanto concerne la gestione delle aree verdi e la tutela della biodiversità, Torino Airport ha già adottato un “regime di impoverimento” per rendere il prato del sedime aeroportuale scarsamente attrattivo per avifauna e fauna, minimizzando così il rischio di wildlife strike e riducendo le ore totali di lavoro dei trattori agricoli, al fine di contenere l’inquinamento ambientale.
A partire dall’autunno 2021, inoltre, 15 ettari saranno dedicati alla coltivazione della camomilla che favorisce la biodiversità e non attira avifauna. Il resto del materiale organico raccolto sarà destinato alla produzione di biogas ed è in fase di valutazione la possibilità di sfruttare il biogas prodotto a servizio delle infrastrutture aeroportuali.
Per quel che concerne il recupero delle acque, infine, si prevede di accumulare l’acqua piovana attraverso un sistema di vasche e filtri che verrà ultimato entro il 2024, al fine di utilizzarla per le operazioni aeroportuali e di ordinaria manutenzione industriale.
Nel 2022 proseguirà il percorso di certificazione di sostenibilità ACA-Airport Carbon Accreditation promosso da Aci Europe, con l’ottenimento della certificazione di Livello 3-‘Optimisation’: tale certificazione attesta l’impegno nel coinvolgimento di parti terze e la misurazione delle emissioni di aziende partner dell’Aeroporto.

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