“d’Amico Group”, insieme ad altri partner, ha avviato un joint industry project (JIP) volto a testare le nuove miscele di biocarburante (B30) a bordo delle sue navi, con l’obiettivo di valutarne l’impatto in termini di emissioni.
Il progetto mira a calcolare la possibile riduzione delle emissioni di CO2 attraverso una “strategia di ciclo di vita”, utilizzando l’analisi well-to-wheel (WTW), dall’acquisizione della materia prima alla sua combustione durante la navigazione, per confrontare le prestazioni dei biocarburanti e quelle dei tradizionali combustibili fossili.
Il test, inoltre, sarà utile a valutare la stabilità e la degradazione del biocarburante in relazione al tempo di stoccaggio e alle emissioni di NOx, al fine di confermare che l’uso del biocarburante B30 non influisce sulla certificazione Tier II dei motori, oltre a misurare gli effetti e i miglioramenti sugli indici EEXI e CII adottati come misure di abbattimento delle emissioni a breve termine dall’IMO (International Maritime Organization).
I test saranno effettuati sulle navi “Eco” LR1 (Long Range1) di d’Amico, Cielo Bianco e Cielo di Rotterdam, già conformi alla fase 2 dell’EEDI (Energy Efficiency Design Index) e il carburante alternativo a basso contenuto di carbonio di seconda generazione, conforme alla direttiva UE sulle energie rinnovabili, sarà fornito da TFG Marine.
La fase preliminare del progetto è iniziata a marzo 2021, quando sono stati resi noti i dettagli sulla natura e la composizione delle miscele di biocarburante, con la definizione dei protocolli relativi ai test del carburante, alle ispezioni, alla misurazione delle emissioni di NOx e ai test in mare. È stato inoltre necessario preparare l’analisi dei rischi, il “management of change”, adattare le procedure di swap e sviluppare un programma coerente di formazione degli equipaggi.
La seconda fase, invece, che prevede i test a bordo delle navi, si è tenuta nella seconda metà di giugno 2021, in conformità con le rotte commerciali pianificate delle navi.
La fase di test monitorerà il comportamento del motore principale, dei generatori diesel e delle caldaie nella combustione della miscela di biocarburante, per valutare il funzionamento, le prestazioni e la capacità di stoccaggio del carburante; saranno inoltre misurate le emissioni di NOx.
La fase successiva ai test prevede, infine, l’elaborazione e l’analisi delle emissioni rilevate, con particolare attenzione a CO2 e NOx e ai loro effetti sugli indici EEXI e CII, secondo le linee guida esistenti.
Il progetto dovrebbe concludersi a metà luglio 2021.