Enea, nell’ambito della missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica” del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, ha lanciato un’iniziativa volta alla promozione dell’agrivoltaico sostenibile che consente di produrre energia elettrica da fotovoltaico e, contemporaneamente, coltivare i terreni.
L’obiettivo e’ quello di definire un quadro metodologico e normativo per la progettazione e la valutazione degli impianti, per gli strumenti di supporto e per la promozione delle eccellenze italiane nel campo delle nuove tecnologie per l’energia rinnovabile, l’agricoltura e il paesaggio.
A questo scopo, Enea ha dato vita una task force multidisciplinare, offrendo la possibilita’ di utilizzare laboratori, infrastrutture e professionalita’ pluriennali nei settori delle tecnologie green e dell’agroindustria.
Lo sviluppo dell’agrivoltaico potrebbe contribuire a superare alcune criticita’ che, ancora oggi, ostacolano la crescita del fotovoltaico, quali il limitato potenziale di integrazione di quest’ultimo negli edifici e le incertezze legate al cambiamento del suolo e alla trasformazione del paesaggio.
Dai dati raccolti in uno studio condotto da Enea e Universita’ Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, le prestazioni economiche e ambientali degli impianti agrivoltaici sarebbero simili a quelle degli impianti fotovoltaici a terra, soprattutto se si utilizzassero tensostrutture per limitare l’impiego di cemento e acciaio.
Rilevanti sarebbero, invece, i valori aggiunti: alcune tipologie di installazioni agrivoltaiche, infatti, inciderebbero in misura limitata sul consumo di suolo rispetto agli impianti a terra e, in specifiche condizioni ambientali, potrebbero permettere di migliorare la resa di alcune colure grazie all’ombra generata dagli impianti stessi, la quale ridurrebbe il fabbisogno idrico delle colture.
L’agrivoltaico e’ un settore in grado di combinare agricoltura, energia, nuove tecnologie e conservazione del paesaggio anche a tutela delle comunita’ locali e delle loro attivita’, apportando benefici in termini di sostenibilita’ ambientale, economica e sociale.
Numerose sono le realta’ italiane che hanno gia’ manifestato il proprio sostegno a quest’innovazione: Associazione Italiana Architettura del Paesaggio (AIAPP), Confagricoltura, Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali (CONAF), Coordinamento FREE (Coordinamento Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica), Italiasolare, Legambiente, REM Tec, Societa’ Italiana di Agronomia (SIA) e Universita’ Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.