Nelle acque intorno all’isola norvegese di Froya, quest’estate prendera’ vita una nuova piccola isola artificiale galleggiante, rivestita da schiere di pannelli fotovoltaici a 3 metri d’altezza dalle onde.
Sulla piattaforma sara’ avviato un test, condotto da Moss Maritime, societa’ di ingegneria navale controllata da Saipem, atto a collaudare la tecnologia, che trovera’ ampio sviluppo nel Mar Adriatico.
Saipem, invece, sara’ la responsabile del progetto italiano “Agnes”, che prevede la costruzione di un hub energetico costituito da varie piattaforme con caratteristiche completamente innovative. Il cuore del progetto saranno due piattaforme, “Romagna 1” e “Romagna 2”, con funzioni diverse.
La prima, distante 8 miglia, sara’ un vero campo solare galleggiante tappezzato di celle generatrici di 100 MW e un piccolo gruppo di 15 pale eoliche; la seconda, a 12 miglia, ospitera’, invece, un impianto eolico con 65 turbine.
Nel complesso, le due basi forniranno 620 MW e, in un anno, l’energia prodotta sara’ di 1,5 TW/ora, una quantita’ sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico di oltre 500.000 famiglie.
Contemporaneamente su alcune piattaforme dell’area dedicate all’estrazione di petrolio e gas e in fase di dismissione, saranno installati impianti per la produzione di idrogeno verde alimentati con l’energia prodotta dalle due basi eolico-solare.
La costruzione dell’intero hub dovrebbe partire nel 2023 e si prevede che gli impianti resteranno in funzione per 30 anni.
L’iniziativa rappresenta una preziosa opportunita’ per il territorio italiano e, a questo proposito, sono stati avviati altri parchi eolici nel Canale di Sicilia, in Sardegna e davanti al porto di Taranto.