L’organizzazione no-profit “Eyesea” ha sviluppato un’omonima applicazione allo scopo di tracciare una mappa piu’ precisa possibile dell’inquinamento marino.
Il funzionamento dell’applicazione e’ molto semplice: e’ sufficiente scaricarla sullo smartphone, scattare una fotografia al materiale inquinante ritrovato (puo’ trattarsi di relitti, ammassi di rifiuti di plastica, reti abbandonate o chiazze di petrolio) e segnalarne la presenza.
L’immagine, contrassegnata con le coordinate GPS, viene inviata anonimamente a un centro di raccolta dati che, a sua volta, e’ in grado di trasmettere la segnalazione ai soggetti incaricati di rimuovere l’elemento inquinante.
La novita’ di Eyesea consiste proprio nel fatto che la comunita’ marittima e’ coinvolta attivamente nell’azione di contrasto all’inquinamento marino.
La tecnologia di cui si serve, inoltre, e’ in grado di tenere conto delle correnti e del vento, cosi’ da facilitare le eventuali operazioni di individuazione e rimozione del materiale inquinante.