Il calcio e’ lo sport piu’ seguito in Italia con milioni di tifosi che guardano le partite sia dal vivo che da casa. Considerato l’elevato numero di persone coinvolte nel settore e’ quindi importante che si comincino a considerare anche gli impatti di questo sport sull’ambiente.
Calcio e inquinamento sono argomenti correlati perche’ anche le partite inquinano.
Prendendo in considerazione il numero di dispositivi accesi che vengono utilizzati per seguire le partite da casa (televisioni, computer, -t e smartphone), e’ evidente che ci sia un consumo elettrico notevole per tutta la Nazione.
Il vero fulcro della questione, pero’, e’ correlato ai consumi e ai rifiuti generati dagli impianti sportivi e dagli spostamenti che questa tipologia di eventi genera.
A questo proposito, le organizzazioni calcistiche da diversi anni hanno stilato delle linee guida per ridurre l’impatto ecologico degli eventi calcistici ma mancano ancora delle leggi vere e proprie che obblighino le squadre a impegnarsi in termini di riduzione dell’inquinamento.
Indispensabile, in questo senso, e’ la sensibilizzazione delle persone; e’ necessario che si parli di ecologia anche durante le partite.
Esistono varie soluzioni che le societa’ calcistiche possono adottare per riuscire a ridurre l’impatto ecologico durante gli eventi a cui partecipano.
Gli impianti sportivi, innanzitutto, hanno un impatto ecologico notevole in termini di rifiuti,consumo elettrico e idrico. Le societa’, quindi, dovrebbero impegnarsi per rendere gli stadi piu’ moderni, adottando soluzioni a basso consumo.
Un’idea potrebbe essere quella di utilizzare solo illuminazione a led e ricavare l’energia necessaria da fonti rinnovabili.
Inoltre, potrebbero essere adottati sistemi di raccolta dell’acqua piovana per irrigare il campo, cosi’ da limitare il consumo idrico, soprattutto nelle zone in cui il clima lo permette.
In termini di sprechi, poi, soprattutto a livello alimentare, si potrebbe iniziare a collaborare con realta’ di beneficenza e donazione del cibo, favorendo un’economia circolare.
Alcuni stadi nuovi, come l’Allianz Arena di Monaco di Baviera, stanno gia’ adottando alcune di queste soluzioni, ma prima di riuscire a diffondere questo rinnovamento in tutti gli impianti e’ necessario del tempo.
I tifosi, chiaramente, ricoprono un ruolo importante nel binomio tra calcio e inquinamento, soprattutto in relazione allo smog generato dai loro spostamenti.
La maggior parte dei tifosi, infatti, per recarsi allo stadio utilizza servizi che inquinano, prime fra tutte le auto private e gli aerei.
Cercare di favorire gli spostamenti con mezzi di trasporto che inquinano meno, come treni e autobus, potrebbe aiutare a ridurre lo smog generato.
Una soluzione da parte delle societa’, per esempio, potrebbe essere quella di offrire uno sconto per chi si reca allo stadio con i mezzi pubblici, cosi’ da incentivare un comportamento positivo dei tifosi.
La stessa campagna di sensibilizzazione dovrebbe essere realizzata per quanto riguarda il consumo della plastica. Alcune squadre ed emittenti televisive, come Sky, hanno iniziato a parlare di plastica e problemi correlati, ma ci si trova ancora agli albori.
Per far si che si possa parlare positivamente del binomio calcio-inquinamento la strada e’ ancora lunga.