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L’energia condivisa

Grazie a una norma inserita nel decreto Milleproroghe, in Italia potrebbero nascere molte comunita’ energetiche che consentirebbero di ridurre gli sprechi, abbassare i prezzi delle bollette, tagliare le emissioni e ottenere maggiore autonomia.
Con la norma contenuta nel provvedimento, infatti, si recepisce la direttiva europea dedicata alla promozione delle fonti rinnovabili.
I condomini, per esempio, potranno installare i pannelli sui tetti, e le famiglie potranno dividere l’elettricita’ prodotta. La stessa cosa potranno fare gli imprenditori di una stessa area con un impianto unico da cui attingere l’elettricita’.
L’energia prodotta potra’ essere consumata subito, immessa in rete oppure ‘caricata’ in accumulatori per essere usata in seguito.
Inizialmente, e’ prevista una fase sperimentale che consentira’ di installare impianti non superiori a 200 kW di potenza, con il limite di tempo fino al 30 giugno 2021; resteranno le detrazioni fiscali per gli impianti rinnovabili e, per i primi progetti, sara’ consentito l’autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili.
Con l’autoconsumo, secondo le stime, ci sarebbe una crescita delle rinnovabili, con utili per oltre 5 miliardi di euro l’anno e la creazione di 2,7 milioni di posti di lavoro.
La direttiva UE, inoltre, concede anche agli Stati la possibilita’ di regolare temporaneamente i prezzi elettrici per tutelare le fasce piu’ vulnerabili della societa’; in questo caso bisognera’ documentare i progressi verso l’abbandono del mercato elettrico regolamentato.

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