Il settore italiano delle utility sta vivendo una fase di grande rinnovamento e attualmente rappresenta un elemento fondamentale per l’economia del Paese, anche sulla spinta degli investimenti, che superano 6,6 miliardi di euro (+18,7 percento nel 2018).
Tutte le imprese di servizi pubblici, infatti, saranno in futuro chiamate ad affrontare questioni come l’innovazione e la sostenibilita’, o a misurarsi con i temi della mobilita’ e dell’inclusione sociale.
L’ultimo report del rapporto Top Utility traccia il quadro delle maggiori 100 utility pubbliche e private nei settori gas, luce, acqua e rifiuti, e approfondisce i diversi aspetti delle attivita’ svolte: economici, ambientali, di customer care, tecnologici e di Corporate Social Responsibility.
Sono stati, inoltre, assegnati i premi alle eccellenze italiane del settore: MM-Metropolitana Milanese per l’azienda migliore; Acea per la sostenibilità; Etra per la miglior comunicazione; Enel per la ricerca e l’innovazione.
Per quanto riguarda, invece, la categoria “Consumatori e Territorio” e’ stato premiato il Gruppo Egea per le proprie performance operative per i propri servizi ambientali
Per la nuova categoria “Diversity”, infine, ha trionfato Iren.
Le 100 maggiori utility italiane, nel 2018, hanno generato un valore della produzione di 114 miliardi (6,5 percento del PIL), un dato in aumento del 2,8 percento rispetto al 2017.
Il settore, pero’, continua a essere frammentato tra pochi grandi operatori e molti medio-piccoli; ma, nonostante le periodiche discussioni sulla privatizzazione dei servizi, il rapporto mette in evidenza il fatto che la maggior parte delle utility (62 percento) sono a capitale completamente pubblico e solo il 4 percento private.
Queste 100 maggiori utility, attualmente, coprono quasi il 75 percento delle vendite di energia elettrica in Italia, oltre il 60 percento del gas venduto, il 41 percento dei rifiuti urbani raccolti e il 70 percento dell’acqua distribuita.
Il 2018 e’ stato un anno di buoni risultati: le multiutility e le monoutility idriche hanno chiuso con un aumento dei ricavi del 7,4 percento e del 2,3 percento; le utility elettriche sono cresciute dell’1,4 percento rispetto al 2017; le utility del gas hanno avuto un incremento del 12,7 percento.
Unico dato negativo riguarda le monoutility dei rifiuti, in calo dell’1,4 percento; nonostante cio’, si legge nel report, il settore dei rifiuti registra un notevole progresso nei servizi, ad esempio con la raccolta differenziata che tocca il 65 percento, superando la media nazionale (58,1 percento) e registrando i valori piu’ alti del triennio 2016-2018.
Un tema importante e’ quello della mobilita’ sostenibile, nella quale si stanno impegnando tutte le Top 100, sviluppando progetti per la propria citta’: il 25,5 percento delle aziende ha dichiarato di averne allo studio o in corso di realizzazione e il 21,3 percento ne ha gia’ alcune operative.
Una utility su due, inoltre, sviluppera’ nuovi progetti per le infrastrutture e il 34 percento ne ha gia’ attivi.
Attualmente, le Top 100 hanno installato 12.000 punti di ricarica elettrica pubblica e nei prossimi 3 anni ne sono previsti oltre 30.000.