Le pompe di calore rientrano nel concetto di economia circolare sostenibile, perche’ convertono energia rinnovabile in energia termica per il riscaldamento e la climatizzazione degli edifici.
Le fonti d’energia gratuita e rinnovabili impiegate dalle pompe di calore sono: il terreno, per la pompa di calore “geotermica”; l’acqua di falda o superficiale, per le pompe di calore “acqua-acqua”; l’aria esterna, per le pompe di calore “aria-acqua” o “aria-aria”.
Ottenere energia termica da sorgenti rinnovabili consente di limitare le emissioni di anidride carbonica, a tutto vantaggio di ambiente e clima.
L’Italia e’ attualmente attiva nella lotta ai cambiamenti climatici: infatti, e’ uno dei Paesi a maggior efficienza energetica, con un’intensita’ energetica inferiore di circa il 18 percento rispetto alla media UE.
A fine settembre 2019, le fonti rinnovabili nel nostro Paese hanno coperto il 36,1 percento dell’intera domanda di energia elettrica, mentre l’Europa punta a quota 20 percento di fonti rinnovabili entro il 2020.
L’Italia, inoltre, e’ impegnata anche nel cercare di limitare le emissioni di CO2 in atmosfera e, per questo, il Ministero dell’Economia ha varato e sta attuando il piano PNIEC 2030 (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030), che ha l’obiettivo di ridurre le missioni di gas serra del 40 percento rispetto al 1990.
Per raggiungere questo ambizioso traguardo, le pompe di calore sono valide alleate.
Si calcola che il 64 percento della CO2 immessa deriva dal settore civile; il 56 percento degli edifici italiani si trova nella classe di efficienza energetica piu’ bassa, nella quale il calore e’ disperso in ambiente fino al 40 percento.
Il primo passo riguarda il miglioramento dell’efficienza energetica degli involucri edilizi, tramite l’adozione di “cappotti” isolanti alle pareti esterne, e la sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento con sistemi a pompa di calore: combinando gli effetti, sarebbe possibile ridurre le emissioni di CO2 di circa il 39 percento rispetto ai livelli del 2005.
Alcune aziende, ad altissima tecnologia innovativa, stanno iniziando a immettere sul mercato apparecchiature che utilizzano fluidi refrigeranti non climalteranti, come il propano, in linea con tutte le politiche a impatto zero.
Il passaggio a un’economia circolare mediante la tecnologia a pompe di calore consentirebbe di dare un contributo importante al processo di decarbonizzazione in relazione allo sviluppo di nuovi prodotti energetici derivanti dal riciclo dei rifiuti o dalla valorizzazione dei sottoprodotti.