L’epidemia di Coronavirus (COVID-19) che ha colpito la Cina sembra aver avuto un aspetto positivo collaterale dal punto di vista ambientale: un sensibile calo delle emissioni di gas serra, il primo in 3 anni.
Secondo uno studio del Centre for Research on Energy and Clean (CREA), infatti, la quarantena ha evitato l’emissione di 100 milioni di tonnellate di anidride carbonica nelle ultime due settimane.
La quarantena a cui sono state sottoposte diverse localita’, in particolare Wuhan, luogo di origine dell’epidemia, e nella provincia circostante dello Hubei, ha bloccato molte attivita’ produttive.
Lo studio rileva che la produzione energetica cinese da carbone e’ al minimo da quattro anni e quella di acciaio e’ la piu’ bassa da cinque.
Inoltre, la produzione energetica da petrolio e carbone ha avuto una netta diminuzione, portando un calo delle emissioni del 25 percento.
Gli esperti avvertono che il calo delle emissioni, pero’, e’ probabilmente temporaneo; sia il governo cinese sia le aziende, infatti, sperano che la produzione torni ai livelli di fine 2019.
Le misure che il governo adottera’ per stimolare la ripresa economica, inoltre, potrebbero annullare la riduzione avvenuta finora.