35.000 tonnellate di fanghi disidratati all’anno, due società a controllo pubblico come Acque del Chiampo e Medio Chiampo che attualmente conferiscono queste dimensioni quasi esclusivamente in discariche esterne, meno di 3 anni al game over in cui i due impianti di depurazione di Arzignano e Montebello Vicentino non potranno più inviare i rifiuti nel sito attuale perché in esaurimento e la necessità di una soluzione definitiva e sicura dal punto di vista ambientale. E’ questo il concept intorno a cui le due società vicentine hanno costruito il bando di gara europea per la scelta di un socio terzo con cui creare una nuova società a cui affidare la progettazione, realizzazione e gestione di un nuovo impianto per il trattamento dei fanghi. La gara scadrà il 23 dicembre 2019.
La volontà degli amministratori, oltre che di adottare tecnologie innovative, è anche quella di svilupparsi in un’ottica non solo locale, poiché il nuovo impianto dovrà poter trattare una quantità di rifiuti considerevolmente maggiore a quella prodotta dai due depuratori, così da poter risolvere anche problematiche nella gestione più complessiva dei rifiuti nella regione Veneto.