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Un’alternativa alla plastica riciclabile

Per cercare di contrastare una delle minacce ambientali piu’ gravi nel pianeta, ovvero quella della plastica negli oceani, e’ stato avviato un progetto che vede la creazione di un materiale riciclabile per i sacchetti e le applicazioni di imballaggio flessibili.
Il progetto, finanziato dall’UE PAPTIC (“PAPer” e “plasTIC”), ha portato alla realizzazione di un materiale unico nel suo genere che ha l’aspetto della carta, e’ piacevole al tatto e ha le qualita’ di un tessuto.
Il prodotto nasce da una tecnica finlandese sviluppata nel 2005, chiamata “foam forming” (“schiumogena”), che sostituisce l’acqua con la schiuma, quest’ultima costituita da una miscela di acqua, aria e tensioattivi.
Paptic e’ realizzato con materie prime rinnovabili e biodegradabili, simili a quelle utilizzate per la carta, e i consumatori possono smaltirlo con il riciclaggio della carta.
Tuttavia, a differenza di quest’ultima, Paptic e’ durevole e mantiene la resistenza allo strappo quando e’ bagnato, anche se il prodotto non puo’ essere totalmente impermeabile, in quanto cio’ sarebbe in conflitto con la sua riciclabilita’.
Il particolare materiale e’ da 4 a 10 volte piu’ resistente delle carte da imballaggio standard: i sacchetti da trasporto, infatti, possono essere riutilizzati fino a 40 volte.
Paptic, inoltre, e’ compatibile con le attuali tecniche di stampa su carta e plastica ed e’ termosaldabile come le pellicole plastiche, ma ha un’impronta di carbonio migliore rispetto alla plastica.
Oltre che per i sacchetti, questo nuovo materiale puo’ essere utilizzato anche per la produzione di imballaggi ed e’ per questo che, attualmente, la fabbrica ne produce 30.000 tonnellate all’anno, attraverso un modello di produzione OEM.

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