L’azienda, infatti, ha confermato che entro il 2025 dimezzera’ l’utilizzo di plastica vergine, incrementando l’uso di plastica riciclata e riducendo l’uso complessivo di imballaggi in plastica di oltre 100.000 tonnellate e aiutera’ a raccogliere e trasformare piu’ imballaggi in plastica di quelli che vende.
Unilever e’ gia’ sulla buona strada per raggiungere obiettivi precedentemente fissati: assicurare che tutti i suoi imballaggi in plastica siano riutilizzabili, riciclabili o compostabili e garantire l’uso di almeno il 25 percento di plastica riciclata nelle sue confezioni entro il 2025.
Allo scopo l’azienda dovra’ raccogliere e trasformare circa 600.000 tonnellate di plastica ogni anno entro il 2025, e questo sara’ possibile attraverso investimenti e partnership che potranno migliorare il sistema di gestione dei rifiuti in molti dei Paesi in cui essa opera.
Da qualche anno, Unilever ha esplorato nuove modalita’ di imballaggio e consegna dei prodotti, compresi per esempio i concentrati che eliminano il 75 percento di plastica, oppure le nuove ‘stazioni’ di ricarica per shampoo e detersivi per il bucato, distribuite in negozi, universita’ e vending machine nell’Asia Sud-Est.
L’azienda, inoltre, ha introdotto sul mercato innovazioni ‘no plastic’, tra cui lo shampoo bar, le cartucce di dentifricio ricaricabile, gli stick deodoranti in cartone e gli spazzolini da denti in bambu’.
Unilever, quindi, si ripromette di mantenere l’impegno di: investire e collaborare per migliorare il sistema di gestione dei rifiuti; acquistare e utilizzare plastica riciclata nelle sue confezioni; aderire a schemi di EPR (Extended Producer Responsibility) in cui e’ l’azienda stessa a pagare per la raccolta dei suoi imballaggi.