I ricercatori della British Columbia University (Canada) hanno analizzato il miele prodotto dalle api in 6 differenti distretti della citta’ di Vancouver, a basso e alto grado di urbanizzazione.
Le analisi sono state effettuate per misurare la concentrazione degli elementi in traccia e degli isotopi di alcuni elementi con il fine di valutare il grado di inquinamento ambientale e i risultati hanno mostrato come le concentrazioni maggiori di alcuni elementi, per esempio il piombo, siano state misurate nei campioni raccolti in vicinanza di zone molto trafficate, aree ad alta densita’ abitativa o con presenza di industrie e nei pressi della zona portuale della citta’.
Nel miele raccolto all’interno degli alveari situati in prossimita’ di zone ad intensa attivita’ agricola o dove vengono utilizzati pesticidi, sono state trovate alte concentrazioni di manganese.
Gli studiosi hanno poi determinato la composizione isotopica del piombo nel miele di Vancouver confrontandola con quella del piombo naturale senza trovare alcuna correlazione. La stessa, invece, ha mostrato grandi somiglianze con quella rilevata negli aerosol e nei prodotti delle grandi citta’ asiatiche. E non e’ questo un caso, se si pensa che almeno il 70 percento delle navi cargo che fanno scalo nel porto di Vancouver siano di origine asiatica. E’ possibile, quindi, che una delle sorgenti piu’ importanti di metalli pesanti e piombo nella citta’ principale della British Columbia sia proprio il traffico navale proveniente dall’Asia.
Il miele utilizzato per il bio-monitoraggio delle citta’, potrebbe essere prodotto attraverso un approccio di ‘citizen science’, nel quale i cittadini diventerebbero parte attiva e, allevando le api, contribuirebbero a creare una rete di ‘stazioni’ di monitoraggio dell’inquinamento urbano.
Il prodotto raccolto potra’ poi essere consegnato agli studiosi che provvederanno alle analisi degli elementi in traccia presenti. La relativa facilita’ di campionamento e di analisi, il basso costo e il beneficio generato dalla presenza delle api nell’ambiente urbano, rende questo un metodo ideale per implementare il monitoraggio geochimico dell’aria.