Secondo gli ultimi dati del quinto Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile, nel 2015 meno della meta’ della popolazione s’interessava alla sostenibilita’, mentre nel 2019 la percentuale raggiunge quasi il 70 percento degli italiani.
L’indagine rivela come la sostenibilita’ appassioni sempre piu’ italiani e si percepisca come patrimonio comune in grado di influenzare le abitudini quotidiane: sono 34 milioni gli italiani appassionati e interessati al tema.
Tra questi, coloro che mostrano il maggior interesse sono soprattutto donne, con un’eta compresa tra i 35-54 anni, diplomate o laureate e professionalmente attive.
I dati della ricerca hanno rilevato come il 32 percento della popolazione abbia piena comprensione della sostenibilita’: il 43 percento conosce il termine ‘energia rinnovabile’, il 38 percento ‘alimentazione sostenibile’, il 30 percento ‘citta’ sostenibile’, il 25 percento il turismo, il 23 percento la ‘mobilita’ sostenibile’ e il 19 percento ‘investimenti sostenibili’.
La plastica diventa un tema cruciale con l’89 percento degli italiani che considera molto rilevanti le grandi campagne di sensibilizzazione sull’impatto di questo materiale nei mari e il 97 percento del campione intervistato crede sia necessario attivare azioni che ne limitino l’utilizzo.
Per quanto riguarda i comportamenti virtuosi, il 92 percento dichiara di fare sempre la raccolta differenziata, il 77 percento di utilizzare elettrodomestici a basso consumo, il 34 percento di consumare alimenti biologici e il 17 percento di utilizzare capi di abbigliamento sostenibili.
Il 47 percento del campione dichiara di scegliere energia rinnovabile, il 79 percento e’ disposto a preferire lampadine a led e il 23 percento auto ibride o elettriche, anche se il costo dovesse essere maggiore.
Cresce anche l’attenzione verso le vacanze sostenibili, con 8,1 milioni di italiani che affermano di acquistare pacchetti viaggio responsabili, con una crescita del 16 percento dal 2018.
Per il 73 percento degli intervistati la casa del futuro e’ costruita con materiali naturali, per il 70 percento e’ efficiente dal punto di vista energetico e per il 68 percento e’ predisposta per un’autoproduzione alimentare ed energetica.
La citta’ da affidare alle future generazioni dovra’ essere per il 32 percento piu’ ricca di aree verdi, per il 31 percento dovra’ prevedere maggiori collegamenti tra centro e periferie e per il 28 percento scegliere la riqualificazione di edifici esistenti.
Un’azienda e’ considerata sostenibile se e’ attenta ai diritti dei lavoratori (95 percento), usa responsabilmente le risorse (91 percento) e controlla la filiera (90 percento).
Per gli italiani, anche gli investimenti sostenibili sono diventati importanti: l’88 percento dichiara infatti che, a parita’ di rendimento, li sceglierebbe rispetto a quelli tradizionali e il 71 percento farebbe questo tipo di investimento anche se avesse un rendimento inferiore.