Circa il 30 percento dei biosolidi mondiali, frutto della depurazione di rifiuti fisiologici, vengono accumulti o inviati in discarica, diventando un problema ambientale. In realta’, questi possono essere utilizzati come fertilizzante nel recupero di terreni o, addirittura, come materiale da costruzione.
Lo studio ha dimostrato che fabbricare mattoni di biosolidi richiede circa la meta’ dell’energia necessaria per i mattoni convenzionali e che questi mattoni alternativi possiedono una conduttivita’ termica inferiore, trasferendo meno calore e offrendo agli edifici prestazioni ambientali superiori.
La ricerca, condotta da un team dell’Università di Melbourne ha cercato di affrontare due problemi ambientali: le giacenze di biosolidi e lo scavo del terreno necessario per la produzione di mattoni.
Ogni anno, infatti, vengono scavati oltre 3 miliardi di metri cubi di terra argillosa per rifornire l’industria globale del mattone chee produce circa 1,5 trilioni di mattoni. L’utilizzo di biosolidi nei mattoni potrebbe essere la soluzione a queste grandi sfide ambientali.
Lo studio ha esaminato le proprieta’ fisiche, chimiche e meccaniche dei mattoni di argilla cotta che contiene diverse percentuali di biosolidi: dal 10 al 25 percento dei mattoni rinforzati con i fanghi dei depuratori urbani hanno superato i test di resistenza alla compressione e l’analisi ha dimostrato che i metalli pesanti vengono, in gran parte, intrappolati all’interno del mattone. I biosolidi possono avere caratteristiche chimiche significativamente diverse, quindi i ricercatori raccomandano ulteriori test prima della produzione su larga scala.
Quello della RMIT University non e’ l’unico studio che punta alla costruzione di mattoni piu’ sostenibili. Nel 2010, sono stati pubblicati due studi sulla sperimentazione dell’aggiunta di fibre di lana e di un polimero scoperto nelle alghe per costruire mattoni rinforzati. Nel 2016, invece, un altro studio ha dimostrato che produrre mattoni che contengono l’1 percento di mozziconi di sigarette li rende meno costosi da produrre e piu’ isolanti, oltre che consente di sbarazzarsi delle cicche che sono uno degli elementi piu’ inquinanti per l’oceano.