Ricercatori dell’Universita’ di Washington hanno creato delle piante geneticamente modificate con geni (sintetici) di coniglio in grado di assorbire gli inquinanti dispersi nell’aria di casa, che sfruttano per accrescersi.
Le piante sono state ingegnerizzate per assorbire due pericolosi composti organici, considerati cancerogeni, che i normali filtri dell’aria non riescono a catturare perche’ troppo piccoli: il cloroformio e il benzene.
Il primo, presente nell’acqua clorata, si disperde nell’aria quando si fa la doccia o si fa bollire una pentola d’acqua, mentre il secondo, elemento caratteristico della benzina, e’ spesso presente nei garage dove sono parcheggiati veicoli e attrezzi agricoli.
Nell’organismo di tutti i mammiferi, compreso l’uomo, c’e’ una proteina in grado di trasformare il benzene in fenolo e il cloroformio in anidride carbonica e ioni cloruro; cosi’ gli studiosi hanno pensato di sfruttare una versione sintetica del gene responsabile e introdurlo nelle piante per ottenere lo stesso risultato.
Dopo diversi test, si e’ scoperto che la variante del gene piu’ adatta a essere impiantata nei vegetali e’ quella presente nel DNA dei conigli. Per verificarne l’efficacia anti-inquinante le piante OGM sono state inserite all’interno di tubi riempiti con le due sostanze e dopo soli tre giorni la concentrazione di cloroformio e’ calata dell’82 percento, azzerandosi quasi completamente il sesto giorno. Nello stesso arco di tempo il benzene e’ stato abbattuto del 75 percento, mentre con le piante non OGM non sono state registrate variazioni.
Gli studi si sono concentrati sull’edera di pothos (Epipremnum aureum), una pianta ornamentale conosciuta anche come “edera del diavolo”, perche’ si tratta di una pianta robusta che non si riproduce a climi temperati.
Gli scienziati sostengono che queste piante potrebbero svolgere un lavoro di pulizia dagli inquinanti molto efficace.