Per quanto riguarda l’ambiente, la Manovra prevede l’estensione dei finanziamenti a tasso agevolato per l’efficientamento energetico degli edifici scolastici. Questa estensione riguarda i soggetti pubblici competenti per edifici scolastici e universitari, adibiti a ospedali, policlinici, a servizi socio-sanitari e ad impianti sportivi, per la realizzazione di interventi di efficientamento e risparmio idrico.
Sono introdotti, inoltre, incentivi alle imprese per la prevenzione e riduzione dei rifiuti, soprattutto con riferimento a quelli di plastica.
E’ previsto un credito d’imposta del 36 percento delle spese sostenute dalle imprese per l’acquisto di prodotti riciclati ottenuti da materiali provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, per l’acquisto di imballaggi biodegradabili e compostabili o derivati dalla raccolta differenziata della carta e dell’alluminio, nel limite di fruizione di 20.000 euro per ciascun beneficiario e, complessivamente, a 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021.
Vengono invitati i produttori ad adottare, su base volontaria e in via sperimentale fino al 31 dicembre 2023, una serie di iniziative per la riduzione dei prodotti di plastica monouso. Inoltre, e’ istituito un fondo da 100.000 euro destinato a finanziare attivita’ di studio, verifica tecnica e monitoraggio da parte dei competenti istituti di ricerca.
Per quanto riguarda il settore energia, invece, la Manovra autorizza la spesa di 25 milioni di euro per il 2019 e di 40 milioni per ciascuno degli anni dal 2020 al 2022 per potenziare e accelerare il programma di riqualificazione energetica degli immobili della Pubblica amministrazione centrale.
Viene prorogato l’accesso agli incentivi previsti per l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico per gli impianti di biogas fino a 300 kW, realizzati da imprenditori agricoli, anche in forma consortile, alimentati con sottoprodotti provenienti da attivita’ di allevamento e della gestione del verde.
La legge prevede, inoltre, che i proventi economici liberamente pattuiti dagli operatori del settore con gli Enti locali sul cui territorio insistono gli impianti alimentati da fonti rinnovabili restano acquisiti nei bilanci degli Enti locali.
Gli importi gia’ erogati o da erogarsi in favore degli Enti locali concorrono alla formazione del reddito di impresa del titolare dell’impianto alimentato da fonti rinnovabili.