In Italia la sensibilità ambientale è un’attenzione piuttosto recente. Negli anni passati, mentre molte discipline si evolvevano a ritmi accelerati disegnando lo scenario dello sviluppo economico e tecnologico del nostro Paese, le esigenze produttive e le radicate consuetudini dei cittadini costituivano una consolidata barriera alle affioranti necessità di salvaguardia dell’ambiente.
Solo uno sparuto manipolo di attivisti si batteva, spesso a vuoto, per promuovere e affermare seppur minimi criteri ecologici.
E non stiamo parlando di un profondo passato, erano gli anni 80’ e le tecnologie ambientali erano agli esordi, mutuate da quelle chimiche, supportate da un mercato estremamente limitato in virtù di normative approssimative e non sempre ben gestite.
Ci voleva un bel coraggio ad entrare in questo mercato, ma alcuni imprenditori, affascinati da un contesto avanguardistico e stimolante, accettarono la sfida e scesero in campo profondendo energie e risorse finanziarie, in molti casi purtroppo con risultati deludenti dovendo abbandonare la partita.
Anche Pubblindustria, giovane società editrice, avviata su una passata esperienza di grande successo nel settore dell’informatica con il Settimanale “Linea EDP”, volle inserirsi in questa sfida creando per tutti gli operatori del comparto, sia pubblici sia privati, un indispensabile supporto informativo per promuovere le applicazioni, le nuove tecnologie e i nuovi prodotti: HI-TECH AMBIENTE, una rivista mensile che in breve si guadagna la considerazione e la stima di tutti gli addetti. Una pubblicazione periodica che sovverte completamente i vecchi canoni delle riviste tecniche italiane con una impostazione giornalistica, non a caso l’attuale Direttore, come il precedente, oltre ad essere laureata in discipline scientifiche è una giornalista iscritta all’Albo dei Professionisti, e un sicuro rigore tecnico. Da ciò, sia un’impostazione formale di grande leggibilità sia contenuti a livello di newsmagazine con inchieste, attualità, scenari tecnologici, realizzazioni impiantistiche.
E’ passato un trentennio e da quel periodo molte cose sono cambiate: oggi il rispetto per l’ambiente è una imprescindibile ed accettata necessità per tutti e il mercato ambientale in Italia, seppur vessato e limitato da numerose e gravi problematiche, è molto cresciuto grazie anche, crediamo, al piccolo ma costante contributo della nostra rivista.
HI-TECH AMBIENTE negli anni ovviamente si è evoluta, perfezionata, conquistando una platea maggiore di affezionati lettori, ai quali siamo fortemente riconoscenti, aggiungendo alla dimensione cartacea una consistente presenza in rete con un articolato portale, rivista digitale, newsletter, pagine social per dare informazioni on line e realizzare azioni di web marketing.
Ed ora cin cin, un simbolico brindisi d’inizio anno con l’augurio di altri trent’anni di proficuo lavoro a tutti i lettori.
L’editore
Marco Bindi