E’ il momento di puntare sull’upgrading del biogas e sul bio-GNL
La produzione di energie rinnovabili e di biocarburanti è aumentata notevolmente in Europa negli ultimi anni: nel decennio 2012-2022, la produzione di rinnovabili ha seguito una chiara traiettoria positiva, aumentando del 32,6%. La quota di combustibili fossili solidi nel consumo finale di energia tra il 1990 e il 2022 è diminuita significativamente (dal 9,6% nel 1990 al 3,6% nel 2000, al 2,8% nel 2010 e all’1,8% nel 2022), mentre il gas naturale è rimasto abbastanza stabile in questo periodo, passando dal 18,8% nel 1990 al 20,6% nel 2022. La quota delle fonti energetiche rinnovabili sul consumo totale di energia è, di contro, aumentata negli ultimi 30 anni, passando dal 4,3% nel 1990 al 5,3% nel 2000, all’8,8% nel 2010 e al 12,2% nel 2022.
In questo contesto, i gas rinnovabili, inclusi biogas e biometano, sono adatti a sostenere la decarbonizzazione delle più importanti categorie di uso finale; rivestono infatti un ruolo centrale per raggiungere la neutralità carbonica nell’UE entro il 2050, ridurre la dipendenza energetica e plasmare il mix energetico di domani. Il settore del biogas sta già fornendo 22 miliardi di metri cubi di gas rinnovabile all’Europa (Rapporto EBA 2024 – European Biogas Association) e, se si guarda al 2040, il potenziale è sbalorditivo: il settore potrebbe fornire fino a 101 bcm di biometano, coprendo di fatto più dell’80% del consumo di gas dell’UE in quel periodo.
Mentre la produzione di biogas rimane importante, il biometano è il segmento in più rapida crescita: nel 2023 abbiamo assistito a un aumento senza precedenti della produzione in Europa (52 TWh o 4,9 bcm, ossia + 8 miliardi di metri cubi e + 21%), con una capacità installata di 6,4 bcm/anno entro il primo trimestre del 2024.
Alla fine del 2023, l’Europa contava 1.510 impianti di produzione di biometano, con una crescita sostanziale di 201 impianti rispetto al 2022. Negli ultimi anni sempre più Paesi hanno abbracciato la produzione di biometano: oggi esistono impianti di biometano in 25 Paesi europei. I Paesi con la più rapida crescita nel 2023 sono l’Italia (+3.392 GWh), la Francia (+2.164 GWh), la Danimarca (+926 GWh), il Regno Unito (+634 GWh) e i Paesi Bassi (+511 GWh). L’Italia, in particolare, ha visto un aumento significativo del numero di impianti di biometano, con 43 impianti che sono entrati in funzione nel 2023. In numeri assoluti, i maggiori produttori di biometano nel 2023 sono Germania (13.146 GWh), Francia (9.135 GWh), Italia (7.763 GWh), Regno Unito (7.530 GWh) e Danimarca (7.428 GWh). Paesi come la Danimarca e la Svezia sono sulla buona strada per sostituire il gas naturale con il biometano.
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La scelta se collegare un impianto di biometano alla rete di distribuzione o di trasporto può essere influenzata da una serie di fattori, tenendo presente che il fattore più importante per un progetto sostenibile è la disponibilità in loco delle biomasse. Qualora gli impianti avessero la disponibilità di biomasse sostenibili ma non l’accesso alle reti, la possibilità di produrre in loco bio-GNL ed evitare del tutto la necessità di una connessione alla rete diventa un fattore essenziale per la fattibilità del progetto e, di conseguenza, per la crescita dell’intero comparto Biometano EU. Il bio-GNL può essere consegnato a stazioni di rifornimento per essere venduto come carburante per autotrazione o trasportato tramite camion ai suoi utenti finali, sia per i trasporti sia per altri usi nell’industria. La produzione off-grid di biometano è di particolare interesse nelle aree rurali con accesso limitato alla rete del gas o in paesi dove le reti non sono state sviluppate e, difficilmente, s’investirà in nuove infrastrutture come le reti gas.
Il mercato del bio-GNL in Europa si sta sviluppando positivamente, con un continuo aumento del numero di impianti e della loro capacità produttiva. A fine 2024, in Europa si contano 105 impianti di produzione di bio-GNL attivi, una crescita impressionante se si considera che erano 59 a fine 2023; si prevede che questo numero continuerà a crescere, con oltre 134 impianti di bio-GNL che dovrebbero essere pronti entro il 2027.
Nel 2020 c’erano oltre 15.000 camion alimentati a GNL nella flotta europea e si prevede che questo numero aumenterà fino a 280.000 entro il 2030, rappresentando almeno il 25% della quota di mercato. Questa flotta di veicoli a GNL richiederà circa 100 TWh di carburante nel 2030. Se guardiamo la mappa delle stazioni di rifornimento europee di gas al 1° dicembre 2024, risultano 772 stazioni di rifornimento di GNL, di cui si stima siano oltre il 60% quelle che forniscono almeno in parte bio-GNL (fonte: eurogas.org).
Questi numeri dimostrano che la quota di bio-GNL nel trasporto di GNL è promettente e che ci si possono aspettare grandi quote di bio-GNL già nei prossimi anni.
In Europa, sono diversi i Paesi attualmente attivi nel mercato della produzione di bio-GNL e le proiezioni indicano che l’Italia diventerà uno dei principali Paesi produttori: attualmente sono in funzione 8 impianti di bio-GNL e circa 30 impianti sono in diverse fasi di sviluppo; tutti questi impianti dovrebbero diventare operativi entro il 2025. La quasi totalità della produzione italiana di bio-GNL ha un collegamento fisico con un’unità di upgrading del biogas.
Questi numeri ci dicono, senza ombra di dubbio, che è il momento di puntare sull’upgrading del biogas e sul bio-GNL: in questa direzione stanno andando l’Europa e l’Italia.
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HYSYTECH è da sempre in prima linea in questo settore: nel 2014 ha realizzato il primo impianto in Italia di upgrading del biogas dalla digestione anaerobica della FORSU, nel 2016 ha inaugurato il primo pieno di biometano per mezzi a bio-CNG e nel 2018 il primo impianto da bio-GNL.
HYSYTECH è oggi un sicuro partner industriale: può vantare la realizzazione di numerosi impianti di biometano, bio-GNL e bio-GNC, commissionati da importanti clienti a livello nazionale e internazionale, e ha in cantiere nuove realizzazioni nel prossimo futuro.
Inoltre, dal 2022 HYSYTECH è entrata a far parte del gruppo Nippon Gases, divenendo un player di primo piano e consolidando ulteriormente il suo posizionamento in questo mercato emergente a livello europeo e internazionale.
Fonte principale: RAPPORTO STATISTICO 2024 DELL’ASSOCIAZIONE EUROPEA DEL BIOGAS – EUROPEAN BIOGAS ASSOCIATION
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