Incentivi alla transizione green e digitale
C’è tempo fino alle 12 di venerdì 31 gennaio 2025 per le Pmi del tessile-moda che vogliono fare domanda di incentivo a sostegno degli investimenti per la transizione ecologica e digitale. L’iniziativa, promossa dal ministero delle Imprese e del Made in Italy (articolo 11 della legge 206/2023) rientra in un ampio progetto di crescita e consolidamento delle filiere strategiche nazionali.
Le spese devono riguardare la formazione del personale dipendente, ma anche l’implementazione di una o più tecnologie abilitanti, volte a favorire lo sviluppo dei processi aziendali o i prodotti innovativi. Tra queste il cloud computing, i big data e gli analytics, l’Intelligenza Artificiale, la blockchain, la robotica avanzata e collaborativa, la manifattura additiva e la stampa 3D, l’Internet delle Cose, la realtà aumentata, la manifattura avanzata, le piattaforme digitali per la condivisione di competenze e i sistemi di tracciabilità digitale. Sono inclusi gli investimenti nelle certificazioni di sostenibilità ambientale e i servizi di analisi di Life Cycle Assessment-Lca.
L’incentivo è un contributo a fondo perduto che copre fino al 50% delle spese ammissibili, con un limite massimo di 60.000 euro, per l’acquisto di prestazioni specialistiche finalizzate alla transizione ecologica e digitale. La distribuzione delle risorse è destinata a imprese riconducibili a specifici codici Ateco, presenti nell’Allegato 1 del Decreto del ministro dello Sviluppo economico dell’8 agosto 2024.
La domanda deve essere presentata per via telematica attraverso il sito web dell’agenzia per lo sviluppo Invitalia.