Il teleriscaldamento è la chiave per un’energia decarbonizzata flessibile e conveniente
Il teleriscaldamento (District Heating) è una soluzione multi-tecnologica attualmente sottoutilizzata per consentire all’Europa di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione a breve termine in modo conveniente, evidenzia un nuovo studio realizzato dalla società di consulenza economica Compass Lexecon. Nel 2021, il teleriscaldamento ha fornito solo l’11% della domanda di riscaldamento delle famiglie europee. Lo studio dimostra che l’ammodernamento di questo settore potrebbe ridurre le emissioni di carbonio dell’UE e aumentare l’uso di energia rinnovabile in modo significativo, abbandonando i sistemi poco flessibili alimentati a carbone.
I risultati evidenziano il notevole potenziale dell’integrazione dei sistemi di teleriscaldamento e di energia elettrica (nota anche come accoppiamento settoriale) per decarbonizzare sia il calore che l’elettricità, ottenendo al contempo dei risparmi. Nel 2022, la generazione di energia elettrica e di calore da carbone non flessibile è stata responsabile di quasi 450 milioni di tonnellate di emissioni di CO₂ – quasi il 60% delle emissioni del settore.
Lo studio identifica e analizza i vari flussi di reddito per la generazione combinata di calore ed elettricità (in particolare i motori CHP) che utilizzano il gas ed esamina il quadro normativo europeo pertinente e le tendenze future che influenzano questi flussi di reddito. Include anche casi di studio specifici per ogni Paese, con approfondimenti sui contesti normativi e di mercato nazionali.
Il teleriscaldamento ha un potenziale inespresso in Europa e può rappresentare un percorso redditizio verso il net zero. Non si tratta solo di riscaldare le case, ma anche di favorire la crescita delle energie rinnovabili, di offrire flessibilità e di creare una soluzione praticabile per i Paesi dipendenti dal carbone che stanno passando a un’energia più pulita.
I risultati suggeriscono che le tecnologie flessibili di teleriscaldamento, come i motori di cogenerazione, possono contribuire all’integrazione dell’aumento dell’offerta di energia rinnovabile e all’accelerazione dell’abbandono dei combustibili fossili. La Polonia, ad esempio, integrando i sistemi di teleriscaldamento ed energia elettrica, potrebbe risparmiare 3,8 miliardi di euro nel prossimo decennio, riducendo del 57% le emissioni annuali di CO₂ nel settore energetico dominato dal carbone entro il 2032. Nella modellizzazione, i motori di cogenerazione e le pompe di calore emergono come i facilitatori chiave per integrare in modo efficiente la capacità in espansione delle fonti di energia rinnovabile (FER) della Polonia.
I casi di studio in Danimarca, Ungheria, Repubblica Ceca e Polonia, che sono tutti progetti di teleriscaldamento esistenti, confermano che l’investimento in tecnologie flessibili come i motori di cogenerazione è fattibile e a prova di futuro. Con l’evoluzione dei sistemi di teleriscaldamento in Europa, il caso di studio di Skagen, in Danimarca, mostra come la tecnologia dei motori di cogenerazione svolga un ruolo chiave anche nelle reti con un’elevata quota di generazione da fonti rinnovabili. Zuglo, in Ungheria, dimostra la versatilità dei motori di cogenerazione impiegati nei sistemi di teleriscaldamento nel fornire elettricità e stabilità alla rete.
Il sostegno pubblico è stato identificato come un fattore critico per la modernizzazione e la decarbonizzazione dei sistemi di teleriscaldamento. Nella Repubblica Ceca, sussidi mirati e in linea con gli obiettivi dell’UE hanno accelerato l’adozione dei motori di cogenerazione e hanno incrementato gli investimenti. In Ungheria, il mercato dei servizi ausiliari incoraggia gli investimenti nei motori di cogenerazione, sostenendo un maggiore uso delle energie rinnovabili e riducendo le emissioni di carbonio.
Mentre l’Europa continua a concentrarsi sulla decarbonizzazione dei propri sistemi energetici, il teleriscaldamento si distingue come una soluzione multi-tecnologica robusta e flessibile per affrontare le sfide del cambiamento climatico e dell’efficienza energetica. Mentre le normative dell’Unione Europea (UE), come la Direttiva sull’Efficienza Energetica, definiscono il quadro di riferimento per la decarbonizzazione promuovendo il passaggio a fonti di energia rinnovabili e a basso contenuto di carbonio, le politiche nazionali e il recepimento della politica UE rimangono fondamentali per creare i quadri normativi che supportano gli investimenti nel teleriscaldamento.
Con le giuste politiche e investimenti tecnologici, il teleriscaldamento può svolgere un ruolo fondamentale nel garantire un futuro energetico sostenibile e conveniente. Gerald Aue, vicepresidente di Compass Lexecon, conclude: “Il nostro studio dimostra che i motori di cogenerazione efficienti possono svolgere un ruolo importante nel contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici, sostituendo il carbone. Ciò è riconosciuto anche dal fatto che, a determinate condizioni, questi motori possono soddisfare i criteri della tassonomia UE per le attività sostenibili.”