Italian Hydrogen Summit: Idrogeno pietra miliare per filiera
Promuovere il progresso delle tecnologie e dei sistemi per la produzione e l’utilizzo dell’idrogeno alla luce della nuova strategia nazionale per l’idrogeno annunciata dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin in occasione dell’evento Italian Hydrogen Summit, che si è svolto alla Camera dei Deputati, organizzato dall’Associazione Italiana per l’Idrogeno e Celle a Combustibile – H2IT. È stato questo il focus del convegno che ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, aziende, esperti e stakeholder del settore che si sono confrontati fra loro con l’obiettivo di analizzare i benefici dell’idrogeno nel mix energetico fra le fonti verdi disponibili, quale vettore indispensabile per favorire la decarbonizzazione e per garantire sicurezza energetica all’Italia e all’Europa.
La strategia per l’idrogeno permetterà di delineare un contesto chiaro per realizzare gli investimenti e una vision di lungo termine che accompagni gli investitori e gli utilizzatori nello sviluppo dei progetti volti a sostenere la creazione del complesso ecosistema di produzione, distribuzione, utilizzo e tecnologie. L’obiettivo è favorire la diffusione dell’idrogeno nei principali settori ‘hard to abate’ dell’industria e dei trasporti, contribuendo alla decarbonizzazione e alla sicurezza energetica. Al tempo stesso, concorrerà allo sviluppo delle competenze e della competitività del comparto, affinché l’Italia possa sfruttare appieno il suo potenziale e diventare leader europeo nella transizione energetica.
Per Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica: ‘L’idrogeno è un veicolo fondamentale per la decarbonizzazione e rappresenta una grande opportunità per il nostro Paese. Stiamo lavorando su importanti infrastrutture e su investimenti sia nazionali che internazionali. Puntiamo a produrre e importare idrogeno, il che implica una trasformazione
del sistema industriale italiano con un ammodernamento rilevante. È una sfida che intendiamo cogliere per far diventare l’Italia un hub sia per la produzione che per il trasporto del vettore verso l’Europa. Il piano nazionale per l’idrogeno prevede miglioramenti significativi; abbiamo già una prima stesura in valutazione con scenari a medio e lungo termine che prevediamo di presentare ufficialmente entro un mese. Siamo in fase di definizione. Oggi possiamo dire che l’Italia sul fronte dell’idrogeno è al passo con l’Europa e con gli obiettivi che dobbiamo raggiungere’.
Dalla relazione del Cav. Alberto Dossi, Presidente di H2IT, è emerso che ‘viviamo una svolta molto importante per la transizione verde del nostro Paese, nel lungo e impegnativo percorso verso l’ambizioso obiettivo europeo di ridurre di almeno il 55% le emissioni nette di gas a effetto serra entro il 2030 e di raggiungere la neutralità climatica del sistema energetico e dell’economia entro il 2050, in linea con il Green Deal europeo e il piano RePowerEU. Inoltre, ci troviamo in una fase estremamente delicata per la messa a punto dei primi progetti industriali sull’idrogeno, finanziati tramite i fondi dedicati all’idrogeno (PNRR e IPCEI), che rappresentano l’avvio dell’implementazione su larga scala della filiera dell’idrogeno italiana.
Fondi importantissimi che hanno dato la prima spinta concreta per la diffusione delle tecnologie dell’idrogeno su scala industriale. Ma il quadro non è ancora completo. Anche l’Italia si doterà di una strategia per l’idrogeno, una pietra miliare per la filiera dell’idrogeno, identificato come uno dei vettori energetici essenziali per la decarbonizzazione e la sicurezza energetica del nostro Paese e dell’Europa. Ora è fondamentale fare sistema, come Associazione Italiana per l’Idrogeno diamo la nostra piena e completa disponibilità a supportare il Governo in questo percorso, mettendo a disposizione il network e le competenze dei nostri oltre 165 associati’.
Per Francesco Battistoni, Segretario di Presidenza della Camera e Vicepresidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici: ‘Oggi con il via libera al piano strategico nazionale per l’idrogeno, l’Italia prosegue negli investimenti strategici sulle fonti rinnovabili quali vettori indispensabili per la decarbonizzazione e per garantire la nostra sicurezza energetica. Dopo l’approvazione del Dl Rigassificatori, del Dl Energia, delle Comunità Energetiche Rinnovabili, del Testo unico sulle Fonti Rinnovabili e Dl Ambiente, il Governo aggiunge un ulteriore tassello propedeutico a raggiungere una transizione ambientale ed energetica con una visione pragmatica e non ideologica. A tal proposito, ringrazio il Ministro Pichetto Fratin per aver impresso una svolta epocale nella strategia dell’approvvigionamento energetico, coinvolgendo in questo processo tutti i protagonisti della filiera come H2IT azienda leader nel settore dell’idrogeno che, sono certo, aiuterà l’Italia a raggiungere gli obiettivi dell’agenda europea 2030’.
Paolo Barelli, Capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati, ha sottolineato: ‘Stiamo vivendo difficoltà a livello globale e anche il settore energetico non è esente. La prospettiva che abbiamo è quella di perseguire caparbiamente in investimenti su energie alternative che ci consentono di crescere. L’idrogeno fa parte di questo mix energetico ed è indispensabile per arrivare all’autonomia energetica nel nostro Paese, ma anche per l’Europa. È chiaro che dobbiamo proseguire sulle fonti alternative anche per garantire la sostenibilità ambientale e il progresso sociale e, in tal senso, le nostre scelte energetiche sono fondamentali per il progresso della società e rappresentano una necessità per tutti i cittadini’.
Secondo Federico Boschi, Capo Dipartimento Energia Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica: ‘La strategia nazionale per l’idrogeno è stata sviluppata con un approccio evolutivo, con il fine di comprendere come questo vettore possa contribuire efficacemente alla decarbonizzazione. Il successo di questa transizione dipende dall’evoluzione delle tecnologie in termini di costo, efficacia e modalità di produzione. È fondamentale monitorare tali aspetti, considerando anche un aumento del contributo delle importazioni. Solo attraverso un adattamento continuo e innovativo potremo garantire un futuro energetico sostenibile per il nostro Paese’.
Per l’Avvocato Amedeo Teti, Capo Dipartimento per le Politiche per le Imprese e Capo Dipartimento Mercato e Tutela del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in sostituzione del Ministro Adolfo Urso: ‘L’idrogeno è un tema centrale per il Ministero. L’Europa mira all’autonomia industriale ed è cruciale per l’Italia essere allo stesso passo. C’è un forte interesse nella ricerca per rendere l’Italia più competitiva. Pertanto, l’idrogeno rappresenta un’opportunità unica, anche a livello industriale. Lo consideriamo fondamentale per la mobilità del futuro. In tal senso, è essenziale capire come superare gli ostacoli tecnologici e ridurre i costi per la sua realizzazione’.
Aurelio Regina, Delegato per l’Energia e per la Transizione energetica di Confindustria ha spiegato che ‘per definire una politica energetica bisogna tenere presente tre priorità: competitività, sicurezza attraverso l’indipendenza energetica e decarbonizzazione. L’errore dell’Ue consumato negli ultimi anni è stato quello di perseguire il terzo punto, ma si è dimenticata dei primi due. Il nostro sistema produttivo non compete più solo con i mercati extra Ue, ma adesso inizia a competere anche con gli Stati Ue. Oggi i differenziali di prezzo energetici sono diventati incompatibili per l’industria italiana rispetto ad altri competitor Ue. A tal proposito, dobbiamo agire sul mercato unico delle energie, per raggiungere l’obiettivo della decarbonizzazione richiesto dall’Ue senza sacrificare le nostre industrie, il tessuto produttivo e occupazionale dell’Italia’.
Secondo Jorgo Chatzimarkakis, Ceo di Hydrogen Europe: ‘Dobbiamo intraprendere un percorso impegnativo per rafforzare la competitività dell’Europa. L’Italia svolge un ruolo cruciale nell’attuazione del piano strategico sull’idrogeno’.