Biometano, una risorsa per i trasporti
Il carburante rinnovabile italiano è qui e ora. Campione di economia circolare all’insegna del riuso, utilizza tecnologie pronte e tradizionalmente Made in Italy. La rete di distribuzione e assistenza è matura e capillare e rappresenta un asset strategico del Paese.
È il messaggio che lancia Federmetano, la Federazione Nazionale Distributori e Trasportatori di metano, secondo la quale il futuro della mobilità sostenibile passa attraverso un mix di soluzioni a basso impatto ambientale e il biometano ne è un esempio d’eccellenza. Carburante neutro in termini di emissioni di CO₂ e in alcuni casi persino carbon-negative, rappresenta una risorsa ideale per l’autotrazione.
“Il biometano – spiega Dante Natali, presidente di Federmetano – può essere efficientemente prodotto da diverse fonti, in particolare grazie al riutilizzo di scarti, residui e rifiuti, trasformandoli in una risorsa preziosa. La sua produzione comporta positivi effetti occupazionali sul territorio e contribuisce all’autonomia energetica. Aumentare la produzione di biometano può infatti ridurre la dipendenza dalle importazioni di gas fossile del 12%, migliorando la sicurezza energetica del Paese.”
I vantaggi di questo carburante rinnovabile e le sue prospettive future sono messe in evidenza anche dallo lo studio “Le molteplici valenze del biometano per una mobilità sostenibile”, realizzato dalla società di ricerca e consulenza RIE, Ricerche Industriali Energetiche: grazie alle risorse messe a disposizione da PNRR e PNIEC, il ruolo del biometano nel panorama della mobilità sostenibile può diventare significativo, se adeguatamente sostenuto.
Miscelato o in purezza, infatti, non ha limiti di utilizzo come carburante e già oggi più del 60% del CNG fossile è sostituito con biometano. Alimenta veicoli a metano, sia CNG (gas naturale compresso) che LNG (gas naturale liquefatto), senza necessità di modifiche, né all’infrastruttura, né ai motori. Può quindi essere usato come carburante per la mobilità privata, il trasporto merci su brevi e lunghe distanze e il trasporto pubblico. Fin da subito, un veicolo alimentato a benzina, ma anche diesel, oppure ibrido elettrico, può essere trasformato a biometano, oggi anche con incentivo statale.
“La trasformazione – prosegue Natali – può essere effettuata presso le officine specializzate abilitate, distribuite capillarmente su tutto il territorio nazionale, una rete efficiente dotata di decenni di esperienza che le derivano dalla lunga tradizione italiana nell’alimentazione dei motori grazie ai carburanti gassosi. Una rete che affianca quella distributiva, presente anche in autostrada e sempre più dotata di servizio self.”