Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), la Conferenza permanente dei Direttori Generali degli Enti Pubblici di Ricerca Italiani (Codiger) e il Centro di Coordinamento RAEE (CdC RAEE), l’organismo centrale che si occupa in Italia di ottimizzare la raccolta, il ritiro e la gestione dei RAEE provenienti dai nuclei domestici, hanno sottoscritto un accordo quadro di collaborazione destinato a promuovere in tutti gli enti di ricerca pubblici nazionali la corretta gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche ‘Dual use’ e a favorire la divulgazione scientifica sull’importanza del corretto riciclo e recupero di questi rifiuti.
Il termine RAEE “Dual use” identifica i Raee generati dall’utilizzo in attività commerciali, industriali o istituzionali di apparecchiature utilizzate anche in ambito domestico.
In qualità di utilizzatori di numerose apparecchiature e produttori di RAEE “Dual use”, tutti gli enti di ricerca hanno l’esigenza di avviare a corretto trattamento questi rifiuti tecnologici. In base al recente protocollo è facilitato il ritiro gratuito dei RAEE nei punti di prelievo presso le strutture identificate e il successivo conferimento agli impianti accreditati dal CdC RAEE ad opera dei sistemi collettivi consorziati.
Il Centro di Coordinamento metterà, quindi, a disposizione il portale per l’iscrizione dei punti di prelievo dei RAEE dai singoli enti di ricerca ed effettuerà l’attivazione del servizio di ritiro gratuito tramite i sistemi collettivi. A sua volta il Codiger si attiverà presso tutti gli enti associati per promuovere l’accordo e le relative procedure attuative e operative.
“Rafforzare ulteriormente una sinergia tra Enti di ricerca come interscambio di esperienza e opportunità per offrire soluzioni di impatto positivo per il Paese – commenta Giuseppe Colpani, direttore generale del Cnr – è l’intento del presente Accordo quadro e del lavoro comune tra le istituzioni di ricerca”.
“Gli Enti pubblici di ricerca giocano un ruolo importante – afferma Moreno Tivan, segretario generale del Codiger – non solo in qualità di utilizzatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche, e quindi di generatori di rifiuti ma, soprattutto, quali generatori di conoscenza e cultura, sulla gestione della tecnologia, in un’ottica di circolarità e sostenibilità. È in quest’ottica che va valutata l’importanza di un accordo che si vuole di sistema, indirizzato a promuovere e divulgare la conoscenza scientifica su temi che rivestono importanza crescente l’ambiente in cui viviamo”.
“Questo accordo quadro rappresenta la naturale estensione della collaborazione avviata lo scorso anno con il Consiglio Nazionale delle Ricerche – aggiunge Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE – e risponde nei fatti alla volontà del consorzio di ampliare la platea di soggetti a cui mettere a disposizione il servizio gratuito di ritiro dei RAEE provenienti dai nuclei domestici e ‘Dual use’, così da assicurarne il corretto avvio a riciclo e consentire il recupero delle materie prime critiche. Al tempo stesso l’instaurazione di relazioni con nuovi e autorevoli enti nazionali di ricerca contribuirà alla diffusione delle informazioni scientifiche utili a incrementare la conoscenza dell’importanza di una corretta gestione di questa tipologia di rifiuto in Italia”.
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