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L’UE approva il decreto FERX per lo sviluppo delle rinnovabili

Rinnovabili

L’UE approva il decreto FERX per lo sviluppo delle rinnovabili

La Commissione Europea ha ufficialmente approvato la versione transitoria del decreto FERX, aprendo la strada ad aste per l’approvvigionamento di nuova capacità rinnovabile in Italia fino alla fine del 2025. L’iniziativa offrirà una capacità d’asta di 14,65 GW, suddivisa tra 10 GW per il solare e 4 GW per l’eolico.

Alcune caratteristiche chiave dello schema di incentivazione sono qui di seguito riassunte:

  • incentivo strutturato nella forma di Contract-for-Differences (CfD), di durata a 20 anni, garantendo ricavi stabili e prevedibili a lungo termine;
  • il prezzo assegnato è parzialmente aggiornato annualmente per tenere conto dell’inflazione;
  • aggiudicazione dei contratti tramite aste competitive per gli impianti di taglia superiore al MW;
  • un premio ulteriore verrò assegnato a impianti solari in specifiche regioni, in modo da garantire una distribuzione maggiormente bilanciata tra le varie aree del Paese: i premio è pari a +4 euro/MWh nelle regioni del Centro e +10 euro/MWh nelle regioni del Nord.

A complemento del decreto FERX, che si concentra sulle tecnologie rinnovabili più mature, il decreto FER2 si focalizzerà su tecnologie rinnovabili innovative e destinerà contratti di CfD per 3.8 GW, soprattutto sull’eolico offshore. 

Il decreto FERX limita al 95% della produzione energetica la copertura offerta dai contratti CfD, lasciando il 5% esposto ai prezzi di mercato e potenzialmente disposizione per contratti privati di PPA.
Secondo gli addetti ai lavori, il decreto FERX è sicuramente uno strumento utile ad accellerare lo sviluppo di capacità rinnovabile in Italia: l’ammontare di capacità che sarà messa all’asta, insieme all’elevata sicurezza nei ricavi garantita dal meccanismo, lo rendono estremamente interessante per gli investitori, nazionali e internazionali.

Al contempo questo strumento di incentivazione pare vada in direzione opposta rispetto ai trend del mercato energetico europeo e italiano degli ultimi anni. Tecnologie rinnovabili come il fotovoltaico infatti hanno raggiunto un livello di maturità che le rendono competitive anche operando a prezzi di mercato, e strumenti ormai consolidati, come i PPA, sono a disposizione degli operatori per garantirsi una maggiore stabilità dei ricavi, condizione spesso necessaria al finanziamento degli impianti. In definitiva, secondo gli esperti, il FERX avrà quindi successo nell’accellerare il raggiungimento degli obiettivi italiani di decarbonizzazione del sistema elettrico, ma rischia di limitare più del necessario il ruolo svolto dal mercato in questo processo.