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Utilities. Crescono gli investimenti in Italia

Investimenti

Utilities. Crescono gli investimenti in Italia

In un contesto globale di graduale recupero dei consumi energetici e di normalizzazione dei prezzi, nonostante la permanenza delle incertezze macroeconomiche, il 2024 è stato un anno di grandi investimenti per gli operatori energetici italiani, in risposta alle sfide del presente, su tutte la transizione energetica. Complessivamente, infatti, i principali player nazionali hanno investito 20,5 miliardi di euro nel 2024, una cifra che supera in maniera considerevole quella relativa all’anno precedente.

Sono queste tra le principali evidenze emerse nel corso dell’evento CFO Utilities Conference organizzato da AGICI che si è tenuto oggi a Milano, nel corso del quale è stato presentato il Rapporto 2025 dell’Osservatorio Utilities AGICI-Accenture, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, Divisione IMI Corporate & Investment Banking.

A seguito di un’analisi comparata sull’andamento dei prezzi di elettricità e gas, il Rapporto analizza le strategie di investimenti di 16 operatori attivi nella filiera Gas&Power in Italia, suddivisi in tre categorie: multiutility, gruppi energetici e operatori di rete indipendenti.
Per quanto riguarda le multiutility, gli investimenti realizzati nel 2024 hanno visto una poderosa crescita, raggiungendo la cifra di circa 6,3 miliardi di euro, il 47% in più rispetto al 2023. Un dato che riflette un impegno profuso primariamente nel potenziamento delle reti, sia energetiche che del servizio idrico integrato. Un trend che, secondo le previsioni, crescerà nel periodo 2025-2030 con circa 26,5 miliardi di investimenti totali previsti, 16,3 per quanto riguarda il triennio 2028-2030.

I gruppi energetici, invece, nel corso dell’anno appena concluso hanno investito circa 7,5 miliardi di euro, che corrisponde a un aumento del 4,2%. A guidare le strategie di questi attori sono stati gli ingenti investimenti in FER – in primis l’eolico, seguito dal fotovoltaico – che orienteranno anche i piani del prossimo futuro, e infrastrutture di rete: ammontano a circa 30,6 miliardi di euro gli investimenti previsti per il triennio 2025-2027, che raggiungono i 35,7 miliardi al 2030.

Infine, si riscontra una crescita anche per gli operatori di rete, che nel 2024 hanno investito circa 6,7 miliardi, con una crescita del 21% rispetto al 2023. La crescita degli investimenti ha interessato soprattutto lo sviluppo e la manutenzione delle reti. le risorse pianificate per il triennio 2025-2027 sono pari a circa 29,6 miliardi di euro, un importo che aumenta fino a 34,5 miliardi se si considerano gli investimenti programmati da Italgas fino al 2030 e da Terna fino al 2028.

L’analisi prende poi in considerazione i principali operatori del settore Gas&Power a livello europeo, stimando una crescita degli investimenti per Gruppi Integrati (98 miliardi di euro; +10%) e Gruppi Rinnovabili (8,9 miliardi di euro; +25%), incentrati primariamente sullo sviluppo della capacità FER.

Una sezione del Rapporto, realizzata da Intesa Sanpaolo attraverso la Divisione IMI Corporate & Investment Banking, fornisce un quadro dell’andamento economico-finanziario del settore energetico a livello italiano ed europeo. I risultati attesi del 2024 si collocano all’interno di uno scenario esterno che ha visto proseguire il trend osservato nel 2023, evidenziando andamenti meno volatili dei prezzi delle commodity energetiche rispetto al 2022. I ricavi sono, dunque, attesi in leggera riduzione rispetto all’esercizio precedente (-4,4%), passando da 77,9 miliardi di euro del 2023 a 74,5 miliardi di euro del 2024. Il calo maggiore si riscontra per i gruppi energetici (-13,3%), seguiti dalle multiutility (-0,1%), mentre gli operatori di rete segnano una lieve crescita (+0,3%).
Per quanto riguarda l’utile netto, il 2024 è atteso con un risultato aggregato pari a 6 miliardi di euro superiore del 16,3% rispetto al 2023 (aumento di 845 milioni di euro).
Un trend, questo, che si riscontra anche nell’analisi degli operatori europei, che vedono un calo nei ricavi aggregati (648,1 miliardi di euro; -5,5%) e una crescita molto forte negli utili netti (55,4 miliardi di euro, +75,3%).

L’ultimo capitolo dello studio, infine, analizza le strategie di coinvolgimento degli stakeholder adottate dai player energetici, le cui attività sempre più spesso incontrano una crescente opposizione da parte delle comunità locali, secondo le dinamiche del fenomeno NIMBY. L’analisi mostra una predominanza delle strategie di comunicazione: azioni, che sebbene possano risultare meno complesse e costose rispetto a quelle di tipo economico, se realizzate in modo strutturato consentono alle Utility di creare un forte legame con il territorio di riferimento.

“Il Rapporto Utilities 2025 restituisce un quadro complesso ed eterogeneo sull’andamento degli operatori energetici in Italia e in Europa”, ha commentato Marco Carta, Amministratore Delegato di AGICI. “Nonostante la persistenza, seppur diminuita, delle incertezze geopolitiche e il livello ancora alto dei prezzi del gas e dell’energia elettrica, la risposta degli operatori è stata molto positiva in termini di investimenti – su energie rinnovabili, efficienza energetica e infrastrutture soprattutto – ma anche di crescita dimensionale, un elemento sempre più determinante per la competitività delle utilities: sono state infatti numerose le operazioni di M&A che hanno interessato il settore nel 2024, e ci aspettiamo che tale dinamica aggregativa prenda ulteriore vigore nei prossimi anni”.

“I dati che emergono dal rapporto presentato oggi evidenziano l’aumento considerevole degli investimenti da parte di tutti gli operatori energetici, sia nel campo delle fonti rinnovabili, sia nel miglioramento di reti e infrastrutture – ha sottolineato Andrea Mayr, Head of Client Coverage & Advisory della Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo. Particolarmente vivace anche l’attività di finanza straordinaria delle aziende, che ha visto concludersi numerose operazioni di M&A. Come Banca supportiamo da sempre le aziende del settore nei loro percorsi di sviluppo perché crediamo fermamente che la crescita del sistema Paese passi anche da infrastrutture energetiche sicure, moderne e sostenibili”.