Energia. Il piano di allenamento per risparmiare kilowatt
Si chiama ENERGY FIT il pratico piano di “allenamento energetico” ideato da ENEA per ridurre i kilowattora superflui, risparmiare sulla bolletta e migliorare il comfort in casa. I contenuti sono sintetizzati in un opuscolo realizzato per l’edizione 2024 del Mese dell’efficienza energetica, un’iniziativa della campagna nazionale Italia in Classe A sull’uso razionale dell’energia, che vede una serie di iniziative realizzate nel corso del mese di novembre.
“Il calo delle temperature con l’arrivo dell’autunno rappresenta il momento ideale per riflettere su un aspetto spesso trascurato nella vita quotidiana: l’energia che viene consumata per far funzionare la propria abitazione”, spiega Antonio Disi, responsabile del Laboratorio ENEA Strumenti per la promozione dell’efficienza energetica. “Così come ci si prepara per l’estate, prestando attenzione a un’alimentazione più sana e svolgendo attività fisica per liberarsi dei chili di troppo, è possibile fare lo stesso con i kilowattora in eccesso che pesano non solo sul portafoglio, ma anche sull’ambiente”.
Il primo passo per diventare veri campioni di energy fitness è controllare il proprio peso energetico, rispondendo a dieci semplici domande sulle modalità abituali di utilizzo dell’energia in casa: dall’impiego degli elettrodomestici al mantenimento della corretta temperatura interna.
Una volta calcolato il proprio peso energetico, si entra nel vivo dell’allenamento con un mese di azioni pratiche a impatto rapido che offriranno all’aspirante atleta dell’efficienza l’opportunità di adottare abitudini più sostenibili, facili da integrare nella vita quotidiana e in grado di condurre a grandi risultati. Come nel fitness, per ogni esercizio vengono segnalati frequenza, descrizione e obiettivo da raggiungere.
La prima settimana è scandita da esercizi di riscaldamento energetico che vanno dalla caccia al consumo alla temperatura intelligente. La seconda settimana prevede una sessione di rinforzo, dove ci si concentra sull’utilizzo efficiente degli elettrodomestici per massimizzare i risultati in termini di risparmio energetico. La terza settimana è dedicata all’allenamento ad alta intensità, simile alle attività “cardio” in palestra, per cercare di aumentare la resistenza nel risparmio energetico.
Dopo aver messo in pratica tutte queste piccole azioni quotidiane, il piano di allenamento prevede una fase avanzata, ovvero gli interventi di efficienza energetica che richiedono un investimento iniziale maggiore, ma portano un risparmio più consistente nel lungo periodo. Il passaggio che precede i lavori consiste nell’identificare le necessità dell’abitazione in termini di efficienza energetica, in base al budget a disposizione e ai risultati che si desidera ottenere. È possibile iniziare con piccoli interventi, come l’isolamento delle pareti, e valutare successivamente progetti più ampi, come l’installazione di pannelli solari.
Dopo aver realizzato alcuni interventi, è importante monitorare i risultati, partendo dal controllo dei consumi energetici e dal confronto dei costi per quantificare il risparmio ottenuto. Questo passo sarà utile per decidere se vale la pena procedere con ulteriori lavori, tenendo presente che per adottare strategie che cambieranno radicalmente l’efficienza energetica dell’abitazione è necessario il supporto di un “allenatore” professionista, vale a dire di un esperto qualificato del settore. È in tandem con questa figura che sarà possibile massimizzare i benefici di ogni intervento energetico avanzato, di cui ENERGY FIT riporta descrizione e obiettivo: si va dall’audit energetico alla building automation, dai sistemi di accumulo agli impianti di riscaldamento a pavimento, passando per l’utilizzo delle energie rinnovabili.
“Una volta esplorato il piano di ‘allenamento energetico’, è necessario ricordare che ogni piccolo gesto conta, anche quando si tratta di consumi di energia. Il percorso verso un consumo consapevole richiede impegno, ma i benefici sono concreti: riduzione dei costi in bolletta e un futuro più sostenibile”, conclude Disi.