Hai un’azienda agricola e vorresti produrre biometano, ma non hai accesso alla rete? La soluzione è il bio-GNL HYSYTECH
Il settore del biogas è un tassello fondamentale per plasmare il futuro mix energetico e giocare un ruolo primario nel processo di decarbonizzazione, arrivando nel 2050 a coprire il 35-62% della domanda di gas europea (Rapporto European Biogas Association 2023).
La produzione di biometano, in particolare, continua a crescere: +20% lo scorso anno, confermando un andamento continuo e costante.
La scelta se collegare un impianto di biometano alla rete di distribuzione o di trasporto può essere influenzata da una serie di fattori, tenendo presente che il fattore più importante per un progetto sostenibile è la disponibilità in loco delle biomasse.
Qualora gli impianti avessero la disponibilità di biomasse sostenibili, ma non l’accesso alle reti (per distanza e costi elevati), la possibilità di produrre in loco bio-GNL ed evitare del tutto la necessità di una connessione alla rete diventa un fattore essenziale per la fattibilità del progetto.
È infatti redditizio investire in un impianto di liquefazione del biometano: permette ad aziende di successo del tessuto agricolo di accedere al mercato del biometano e dei biocombustibili per mezzi pesanti.
Il bio-GNL può essere infatti consegnato a stazioni di rifornimento per essere venduto come carburante per autotrazione o trasportato tramite camion ai suoi utenti finali, sia per i trasporti sia per altri usi nell’industria.
La produzione off-grid di biometano è di particolare interesse nelle aree rurali con accesso limitato alla rete del gas o in paesi dove le reti non sono state sviluppate.
Parliamo di un mercato che negli ultimi anni è protagonista di una crescita esponenziale: a fine 2022 erano 27 gli impianti di bio-GNL attivi in Europa, quasi il doppio rispetto ai 15 dell’anno precedente, e si prevede che questo numero sia aumentato in modo significativo nel 2023 (+28 impianti) e che aumenterà ancora nel 2024 (+42 impianti).
Nel 2020 c’erano oltre 15.000 camion alimentati a GNL nella flotta europea e si prevede che questo numero aumenterà fino a 280.000 entro il 2030, rappresentando almeno il 25% della quota di mercato.
Questi numeri dimostrano che si attendono grandi quote di bio-GNL nei prossimi anni e che è il momento di puntare sull’upgrading del biogas e sul bio-GNL, anche per realtà agricole di successo, sostenibili, che non si trovano vicino alla rete.
Le proiezioni sull’Italia, peraltro, suggeriscono che il nostro Paese diventerà uno dei principali produttori di bio-GNL in Europa: se al di qua delle Alpi sono oggi attivi 6 impianti di bio-GNL, ci sono ben 40 impianti in diversi stadi di sviluppo che dovrebbero diventare operativi entro il 2025.
HYSYTECH, protagonista di questa crescita
HYSYTECH, società di ingegneria fondata a Torino nel 2003, è un’impresa protagonista di questa crescita. HYSYTECH è infatti da sempre in prima linea in questo settore: nel 2014 ha realizzato il primo impianto in Italia di upgrading del biogas dalla digestione anaerobica della FORSU; nel 2016 ha inaugurato il primo pieno di biometano per mezzi a bio-CNG e nel 2018 ha inaugurato a Troia (FG), all’interno del progetto UE STORE&GO, il primo impianto in Italia di metanazione della CO2 per la produzione di bio-GNL.
Dal 2022, HYSYTECH è inoltre entrata a far parte del gruppo Nippon Gases, consolidando ulteriormente il suo posizionamento in questo mercato emergente a livello internazionale.
A oggi, l’azienda torinese può vantare la realizzazione di oltre 4.000 referenze tra installazioni industriali e di ricerca.
Sul fronte del bio-GNL, solo fermando lo sguardo allo scorso biennio (2022-2023), HYSYTECH ha avviato due impianti in Svezia per importanti clienti e due in Italia per EDISON Next.
In particolare, HYSYTECH quest’anno ha in corso la realizzazione di diversi impianti di biometano, commissionati da importanti clienti a livello europeo; molti di essi produrranno bio-GNL.
Entro la fine del 2024, HYSYTECH raggiungerà con il totale degli impianti realizzati una capacità complessiva di oltre 150 tpd.
Oggi HYSYTECH, di fatto, sta crescendo insieme al mercato del bio-GNL.
Questi recenti successi sono infatti la chiara manifestazione di come l’azienda torinese stia confermandosi sempre di più come un sicuro partner industriale e il player di riferimento di questo settore.
BIO-GNL – IMPIANTI DI PURIFICAZIONE E LIQUEFAZIONE DEL BIOMETANO
HYSYTECH progetta e realizza impianti integrati con i trattamenti necessari alla purificazione del biometano e alla sua liquefazione, principalmente attraverso apparecchiature a ciclo Stirling inverso.
Questa tecnologia di liquefazione permette di produrre bio-GNL a basse pressioni, anche in presenza di gas più leggeri (ad es. N2, O2, H2), essendo in grado di operare fino alla temperatura di -150° e inferiori.
Gli impianti di produzione di bio-GNL realizzati da HYSYTECH offrono la possibilità di essere integrati con impianti di upgrading del biogas, a partire da tutte le tecnologie disponibili sul mercato.
La tecnologia impiegata si basa su di un sistema integrato con polishing e liquefazione, in cui nessun fluido di processo è a contatto con parti meccaniche (scambiatore di calore, no compressore o JT-Valve) e nessun vettore freddo circola all’esterno dell’apparecchiatura (minima perdita di calore). Inoltre, il sistema di polishing rigenerativo è in grado di lavorare senza perdite di metano.
I generatori godono di una reputazione di affidabilità e prestazione conseguita in applicazioni critiche come quelle per viaggi spaziali, acceleratori di particelle e stoccaggio di GNL in mare.
Si tratta di una tecnologia scalabile, disponibile da 1 a 20 ton/giorno, che offre la possibilità di crescere e investire insieme alla domanda, ad elevata produttività (oltre 8.500 h/a), caratterizzata da un design intrinsecamente ridondante (multi-macchina) e dotata di un sistema di rimozione efficiente dei gas non condensabili (N2, O2, H2 ecc.).