“Materialità 2024”: i temi al centro della sostenibilità per l’Oil&Gas
Omnicom PR Group Italia, società di consulenza in comunicazione parte del Gruppo Omnicom attivo in oltre 70 Paesi nel mondo, ha presentato oggi i risultati della ricerca “Materialità 2024” riferiti alle aziende Oil & Gas, la prima di questo genere realizzata nel nostro Paese sui temi ESG più rilevanti per il settore. Emerge la consapevolezza del ruolo fondamentale che le imprese sono chiamate a svolgere ma anche la necessità di colmare alcuni gap per rispondere alle attese di mercato, Istituzioni, in particolare dell’Unione Europea e dei suoi cittadini.
La ricerca – parte di una più ampia analisi sugli 8 settori industriali più rilevanti a livello globale – ha analizzato e confrontato le scelte di doppia materialità (ovvero i temi ESG più rilevanti per 8 delle più importanti aziende1 e i loro stakeholder) in base alle 5 dimensioni SASB (Sustainability Accounting Standards Board): Sociale, Ambientale, Capitale Umano, Modelli di Business e Innovazione, Governance.
L’obiettivo dell’analisi è comprendere lo sviluppo competitivo e sostenibile di settori industriali chiave per l’economia grazie all’analisi comparata delle materialità comunicate dalle aziende di riferimento, oltre a valutare la mitigazione dei rischi messa in atto e gli ESG materiali scelti con più frequenza da imprese e comparti. E ancora, collegare gli SDGs (Sustainable Development Goals) delle Nazioni Unite con quanto stanno realizzando le organizzazioni private.
Issue critiche di settore e risposta delle aziende analizzate
Il settore Oil & Gas gioca un ruolo chiave nello sviluppo dell’economia mondiale con industria e player consolidati e strutturati. Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE) la domanda di energia è prevista in aumento nel 2024 e nel 2025 sino a diventare tra le più alte degli ultimi due decenni. Per una industry così centrale le attese di rendicontazione e responsabilità sociale sono tante.
Le issue SASB individuate come rilevanti per l’Oil&Gas sono: GHG emissions and air quality, Water & wastewater management, Waste & hazardous materials management, Employee health & safety, Product design and lifecycle management, Competitive behaviour, Management of the legal & regulatory environment, Critical incident risk management.
Tra le 8 industry analizzate, Oil & Gas conquista il terzo gradino del podio con un 87,5% di capacità di rispondere ai rischi SASB specifici del settore sopra menzionati. Ai primi posti ci sono il settore della Moda (media di risposta del 93% alle relevant issues SASB sulle 5 dimensioni) e Alimentare (91%). Seguono poi Farmaceutico (84%), Automotive (83%), Cura della Persona (79%) e Servizi Finanziari (75%).
Presidio dimensioni SASB d ESG materiali più ricorrenti
Nella risposta alle 5 dimensioni, i global player Oil & Gas dimostrano una attenzione completa ed articolata per la dimensione Ambientale (100% di presidio e leadership tra le 8 industries in condivisione con Cura della persona), scegliendo con copertura del 75% per gli ESG materiali relativi a emissioni climalteranti (collegati all’importante SDG 13, Climate Action). In questo modo le grandi aziende non sono solo impegnate a soddisfare la domanda di sviluppo di nuovi impianti di produzione energetica, ma rispondono anche ad una diffusa sensibilità per la riduzione della produzione di CO₂.
Rispetto alla dimensione Capitale Sociale (anche qui 100% di presidio da parte delle aziende analizzate), il settore Oil & Gas è impegnato ad armonizzare la tutela della propria forza lavoro con quella delle comunità dove sono più presenti le infrastrutture di produzione. Il valore monitorato considera sia il capitale umano interno, i dipendenti, che le comunità territoriali verso le quali c’è, oggi diversamente da quanto avveniva in passato, una grande attenzione.
Allo stesso modo anche la issue critica SASB della Employee health & safety – appartenente alla dimensione Capitale Umano (100% di presidio e leadership assoluta e solitaria tra tutte le 8 industries analizzate) e collegata in particolare agli SDG 3 ed 8 – è oggetto di un impegno profondo da parte di un settore tradizionalmente ad alto impatto ambientale e presidiata con attenzione dall’87,5% delle aziende. Il benchmark più alto, insieme al settore Tech, se comparato con le altre industries.
Nella dimensione relativa ai Modelli di Business e Innovazione, il 75% del campione analizzato comunica scelte di materialità a vario titolo in relazione a cultura azienda, mentre gli indicatori più coperti (per ora solo per il 25% del campione) sono Sustainable supply chain, accesso all’energia e sicurezza dei processi. C’è molta attenzione, ma non una direzione uniforme del mercato. L’innovazione segue, per ciascun big player, sentieri distintivi e attualmente non è tra le priorità critiche riconosciute dagli investitori.
Leadership e Governance è altra dimensione SASB presidiata in modo importante (75% di copertura) dalle aziende del campione analizzato. In questo ambito indicatori ESG maggiormente selezionati risultano essere quelli afferenti ad Etica e Compliance con analisi di materialità più sviluppata sui temi del contrasto alla corruzione (37,5%) e Regulatory compliance (25%). Più attenzione viene chiesta dagli investitori rispetto alle sfide di “Critical incident risk management”, pensiamo ad esempio ai fatti di cronaca che hanno impressionato l’opinione pubblica mondiale con eventi critici che hanno colpito alcune petroliere negli oceani.
“I conflitti internazionali e l’aumentato fabbisogno energetico ha fatto aumentare la sensibilità di investitori e comunità sui temi dell’energia ed approvvigionamento. La sfida delle rinnovabili e gli ambiziosi obiettivi 2030 e 2050 In Europa sono ulteriori finestre di sviluppo di un settore considerato fondamentale. Se diversi sono gli indicatori SASB considerati critici dagli investitori, la risposta dei player globali altrettanto importante”, commenta Massimo Garanzini, Vice President e Energy Industry Lead di Omnicom PR Group Italy.
“Tra le 8 industries oggetto di indagine, i top player OIL & Gas dimostrano una grande copertura delle dimensioni e tematiche rilevanti, a partire dalla ambiente e territori. La crescita delle attese è accompagnata da quella degli indicatori di monitoraggio e di responsabilità sociale ed ambientale. In relazione ai SDG, investitori e comunità locali si attendono impegno in particolare sugli obiettivi 9 e 7 che aprono il campo alle sfide più grandi per il settore: costruire infrastrutture resilienti, promuovere un’industrializzazione inclusiva e sostenibile, favorire l’innovazione e generare energia pulita ed accessibile. I big players dell’energia stanno accettando la sfida” conclude Garanzini.