Webboh Lab: l’indagine per Coreve sul riciclo del vetro
Webboh Lab, il primo osservatorio permanente sulla Gen Z nato dall’incontro di Webboh con l’istituto di ricerca Sylla, ha coinvolto 15.000 ragazzi, di età compresa tra i 14 e i 17 anni, per raccogliere le opinioni, i comportamenti e le percezioni rispetto al tema del riciclo del vetro e all’uso di imballaggi creati con questo materiale. L’indagine, condotta da Webboh Lab per CoReVe – il consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di imballaggio in vetro in Italia -, ha evidenziato alcuni punti chiave d’interesse.
Comportamenti virtuosi e consapevolezza
Dalla survey è emerso che tre adolescenti su quattro (oltre 76%) realizzano sempre la raccolta differenziata del vetro, mentre solo il 5% ha dichiarato di farlo raramente o mai. Di questi: il 38% non differenzia il vetro perché non ci pensa, il 21% perché ha qualcuno che lo fa al posto suo e il 14% perché ritiene non ci siano sufficienti informazioni in merito al riciclo.
Le abitudini di riciclo del vetro sono molto diffuse tra gli adolescenti che in generale preferiscono l’uso di imballaggi in vetro in quanto più sostenibili.
I comportamenti corretti, come la raccolta differenziata, sono stati insegnati ai giovani dai genitori e dalla scuola, facendone una pratica riconosciuta e diffusa. La maggior parte degli intervistati ritiene che il buon esempio di altri e maggiori informazioni possano motivare a migliorare la raccolta del vetro.
Dai dati analizzati è risultato, inoltre, che due adolescenti su tre (il 67%) sono a conoscenza della possibilità di riciclare il vetro all’infinito senza perdere qualità, mentre Il 65% di loro è consapevole che le lampadine a incandescenza e i bicchieri di cristallo non possono essere riciclati insieme al vetro comune. Infine, l’85% dei giovanissimi sa che riciclare una bottiglia di vetro riduce l’inquinamento dell’aria del 20% rispetto a farne una nuova.
Per quanto riguarda il comportamento sul territorio italiano, il 56,8% degli intervistati ritiene che in Italia ci sia abbastanza attenzione rispetto alla raccolta differenziata del vetro e che sia molto importante farla (70.9%). Il 60% dei ragazzi pensa che tra 10 anni il riciclo del vetro sarà più diffuso e il 74,7% è favorevole a sanzionare chi non differenzia il vetro dagli altri rifiuti.
I Cluster
L’elaborazione delle risposte ottenute rispetto ai temi legati al riciclo del vetro e alla sostenibilità ambientale ha consentito di individuare quattro gruppi di adolescenti con risposte affini sui temi approfonditi.
I proattivi del riciclo (34%)
Sono giovani con un forte orientamento pragmatico e pro-attivo verso il riciclo del vetro, fortemente motivati e concreti nelle azioni intraprese. Attribuiscono grande importanza alla protezione dell’ambiente e alla riduzione dell’inquinamento: sono molto sensibili al tema ambientale e sono convinti che il riciclo del vetro rappresenti un aiuto concreto. In generale sono coerenti negli atteggiamenti verso la sostenibilità, le scelte di consumo e le pratiche quotidiane di differenziazione dei rifiuti, riuso e riciclo dei materiali. Mostrano un atteggiamento attivo nel correggere comportamenti scorretti altrui e sono d’accordo anche a sanzionare chi non differenzia. Chiedono maggiori informazioni per incentivare la raccolta differenziata e l’esempio virtuoso di influencer e personaggi famosi.
Utilitaristi del riciclo (28%)
Gli adolescenti appartenenti a questo cluster si concentrano sugli aspetti funzionali e utilitaristici del riciclo, ma sono molto meno motivati rispetto ai temi legati alla sostenibilità ambientale. Riconoscono l’importanza del vetro come materiale non dannoso per l’ecosistema e dimostrano familiarità con i contenitori per il riciclo. Nonostante ciò, non si dimostrano particolarmente motivati dal concetto di riciclo o dall’impatto ambientale che esso può avere. Sono un po’ meno virtuosi nella raccolta differenziata del vetro rispetto alla media. Per stimolare il riciclo propongono incentivi economici e sono contrari all’introduzione di sanzioni per chi non differenzia i rifiuti.
I teorici del riciclo (23%)
I disincantati del riciclo sono i più lontani rispetto ai temi del riciclo e dell’ambiente.
Mostrano una visione più poetica e simbolica del vetro, attribuendo un valore speciale alla sua purezza e alla sua capacità di rinascita, tuttavia, sono meno virtuosi nella raccolta differenziata, trovandola complicata e impegnativa e rimanendo meno sensibili rispetto al tema della sostenibilità ambientale in generale. Affermano di essere motivati a riciclare il vetro per il suo riutilizzo infinito, ma sono meno preoccupati dei dettagli pratici, come il riconoscimento dei contenitori corretti o la rimozione dei tappi.
Poeti della trasformazione (15%)
I giovani appartenenti a questo gruppo sono molto coinvolti sui temi della sostenibilità ambientale e sono molto sensibili alle tematiche collegate. Si differenziano rispetto al primo gruppo, i proattivi del riciclo, per la loro visione più romantica e idealistica: vedono il vetro come un materiale poetico e speciale, e prediligono l’imballaggio in vetro per le sue caratteristiche uniche. Sono i più informati rispetto alle corrette pratiche di riciclo del vetro.. Riciclano molto di più rispetto alla media, sono favorevoli ad ogni incentivo che favorisca la diffusione di buone pratiche e sono anche favorevoli a sanzioni per chi non differenzia correttamente il vetro. Infine, adottano, in generale, uno stile di vita sostenibile e si sentono protagonisti attivi, attribuendo importanza alla corretta gestione del vetro, poiché motivati dal valore ambientale del riciclo.
“L’indagine è molto interessante e ci consente di capire cosa pensano e come si comportano i giovanissimi” ha dichiarato Gianni Scotti, Presidente di CoReVe “In linea generale tra i ragazzi c’è allineamento tra comportamenti ambientalmente sostenibili, la consapevolezza ambientale e il riciclo del vetro. Quasi la totalità di loro – ben il 90% – pensa che la crisi climatica sia una cosa seria e che il riciclo del vetro sia una parte fondamentale per ridurre l’inquinamento. Ma la sfida di CoReVe è parlare a quel 5% che ricicla raramente per far comprendere quale spreco di risorse, ambientali ed economiche, sia non riciclare il vetro correttamente. Il lavoro che stiamo facendo con influencer, creators, scuole e territori va proprio in questa direzione. Il buon tasso di riciclo che può vantare l’Italia, infatti, non è dato per scontato ma va mantenuto e se possibile migliorato. È per questo che è fondamentale sapere cosa la Gen Z pensi quali comportamenti assuma”, ha concluso Scotti.
“La ricerca ha riscosso molto interesse tra i ragazzi, è una generazione attenta ai temi ambientali e ben informata. L’analisi dei dati ci ha consentito di individuare 4 gruppi di adolescenti con risposte affini sui temi approfonditi, ciascuno dei quali con un diverso orientamento nei confronti del riciclo del vetro. Ciò ha permesso di raccogliere indicazioni molto mirate per il cliente”, sostiene Furio Camillo, direttore scientifico di Sylla. “Webboh Lab si conferma un efficacissimo strumento per la strategia, il marketing e la comunicazione di brand e aziende che trovano nella Gen Z un target di interesse”.