Efficienza energetica: il punto della situazione
Ad oggi, in Europa gli edifici determinano il 36% delle emissioni GHG (gas a effetto serra), confermando il ruolo fondamentale del settore delle costruzioni per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione. Per questo, ad aprile, l’UE ha approvato la direttiva “case green”, che punta a ridurre il consumo energetico e le emissioni clima-alteranti di case e palazzi entro il 2035 e arrivare al 2050 alla completa decarbonizzazione edilizia. In Italia, la corsa verso la riqualificazione energetica degli immobili ha avuto un notevole impulso grazie al Superbonus 110%. Secondo Ance, grazie alla misura, il 5,8% del patrimonio edilizio nazionale è stato riqualificato.
Ma qual è la situazione generale sul nostro territorio? Quanto sono efficienti i nostri edifici? Una chiave di lettura arriva dall’elaborazione di SAIE dei dati SIAPE, il Sistema informativo sugli attestati di prestazione energetica sviluppato da ENEA.
L’efficienza energetica degli edifici italiani
Secondo le ultime rilevazioni, i certificati APE richiesti dal 2015, anno di attivazione del sistema, a oggi sono quasi 6 milioni, di cui 1,1 milioni solo nel 2023 (+12% rispetto al 2022). Sempre nel 2023, a ricadere nelle classi energetiche peggiori (F e G) è quasi la metà degli edifici certificati (45%). Quelli appartenenti alla classe A, sommando A4, A3, A2, e A1, sono invece circa il 16%.
La situazione è in leggero miglioramento rispetto al 2022: gli APE che ricadono nelle classi A sono aumentati di 4 punti percentuali, mentre sono calati di 6 p.p. quelli appartenenti alle classi F e G. Il confronto con il 2019, l’ultimo anno pre-Superbonus, evidenzia l’impatto della misura: in questo caso le classi A sono aumentate di 7 p.p., mentre le classi F e G sono in calo di 9 p.p.
Quali sono le regioni meno e più virtuose?
A livello regionale, analizzando il periodo 2015 – 2023, il maggior numero di APE di classe G e F si riscontrano nel Lazio (65%), seguito da Liguria (62%), Toscana (62%), Umbria (61%) e Molise (61%). Mentre, guardando alla somma delle classi A, i territori più virtuosi risultano essere al Nord: Valle d’Aosta (20%), la provincia autonoma di Trento e Lombardia (entrambe al 15%).
“L’efficientamento energetico è una delle sfide fondamentali del settore e più in generale per il nostro futuro – dichiara Michele Ottomanelli, Direttore tecnico di SAIE. Come dimostrano i dati SIAPE, ci troviamo in una situazione migliorata negli ultimi anni, soprattutto grazie all’azione di incentivi e bonus. Occorre però proseguire su questa strada e non abbandonare il percorso intrapreso. Da questo punto di vista, SAIE vuole essere il punto di riferimento per il confronto tra le parti, un crocevia di idee e progetti volti a diffondere una vera cultura del costruire e dell’abitare. Il nostro obiettivo è di favorire la transizione del comparto verso un’edilizia più sostenibile e allineata agli obiettivi europei per il 2050.”