La selezione avanzata può favorire la circolarità della plastica in Europa?
Un nuovo rapporto in materia di riciclaggio analizza come le tecnologie di selezione tramite marcatori e riconoscimento di oggetti possano contribuire alla circolarità e alla tracciabilità del riciclo degli imballaggi in plastica, in particolare nell’UE, in Norvegia, in Svizzera e nel Regno Unito.
Il rapporto, intitolato “Advanced Sorting for Circularity”, pubblicato da Eunomia e commissionato da importanti operatori del settore, rileva che per molti tipi di imballaggi in plastica, l’ulteriore ottimizzazione delle tecnologie di selezione esistenti è probabilmente sufficiente per migliorarne la circolarità. Per affrontare le sfide di selezione rimanenti, il riconoscimento degli oggetti potrebbe rappresentare la tecnologia avanzata più conveniente per facilitare una maggiore circolarità, anche rispetto al sistema dei marcatori.
L’industria degli imballaggi in plastica sta affrontando una domanda crescente di maggiore sostenibilità, con un focus particolare sull’aumento del contenuto riciclato e sulla promozione di un’economia circolare. Questa pressione, che varia in tutta Europa, è principalmente guidata da richieste pubbliche e governative, che spingono i brand ad adottare pratiche più sostenibili. Anche la legislazione dell’UE impone requisiti specifici in materia di imballaggi, in particolare con la normativa sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (PPWR, Packaging and Packaging Waste Regulation), che dovrebbe entrare in vigore quest’anno.
La metodologia del rapporto prevede l’identificazione dei polimeri e dei formati dei materiali di imballaggio non adeguatamente selezionati dalle tecnologie esistenti per raggiungere la circolarità. Successivamente, valuta nuove tecnologie (ovvero le tecnologie di selezione avanzata) in grado di consentire la classificazione e la selezione di questi tipi di imballaggio in plastica post-consumo. Vengono inoltre esaminate diverse tecnologie di selezione basate su sensori e marcatori. Tre di queste sono state selezionate per una dettagliata modellazione dei costi e delle prestazioni: riconoscimento degli oggetti, marcatori chimici e filigrane digitali.
Lo studio si concentra sulle tipologie di selezione che forniscono materia prima adatta ai processi di riciclo meccanico, i quali a loro volta producono materiale idoneo per i produttori di imballaggi. I risultati riguardano la circolarità della plastica rigida e flessibile, la tracciabilità e l’implementazione. Questi risultati indicano chiaramente la direzione per investimenti mirati e innovazioni nelle tecnologie di selezione, sottolineando l’importanza di allineare le scelte tecnologiche con gli obiettivi specifici di riciclo e con i requisiti unici dei diversi tipi di imballaggio. Mentre l’industria si impegna a raggiungere gli obiettivi di contenuto riciclato dell’UE, questa analisi approfondita sarà cruciale per guidare gli sforzi verso pratiche di riciclo degli imballaggi in plastica più efficaci e sostenibili.
Tutte le tecnologie di selezione avanzate potrebbero migliorare la tracciabilità, anche se è ragionevole concludere che i marcatori digitali offrirebbero una tracciabilità superiore rispetto al riconoscimento degli oggetti. Tuttavia, per ottenere una maggiore tracciabilità, sarebbero necessari investimenti significativamente più elevati, soprattutto nel caso dei marcatori che richiedono la marcatura di un numero molto maggiore di imballaggi. Inoltre, è incerta la disponibilità a pagare di più per una tracciabilità avanzata.
È molto probabile che il riconoscimento degli oggetti possa essere adottato più rapidamente delle tecnologie di marcatura, e probabilmente lo è già ora, poiché rappresenta una soluzione più efficiente dal punto di vista economico. Sia l’industria delle materie plastiche che i legislatori dovrebbero valutare se l’adozione dei marcatori come soluzione per il mercato di massa offra vantaggi aggiuntivi sufficienti da giustificare sia i costi extra che il complesso processo di implementazione.
“Con l’aumento dell’interesse per le soluzioni basate su marcatori per la selezione degli imballaggi in plastica – dichiara Andy Grant, direttore tecnico e responsabile del progetto presso Eunomia – i risultati di questo rapporto dovrebbero essere tempestivi per il processo decisionale in tutta Europa e negli Stati membri. Il rapporto conclude che l’applicazione di tecnologie avanzate di selezione non è probabilmente necessaria per agevolare il riciclo circolare di molti formati di imballaggio, poiché la tecnologia esistente è sufficiente. Tuttavia, laddove è necessaria una selezione avanzata, stiamo già osservando risultati positivi; ad esempio, il riconoscimento degli oggetti sta già mostrando successi concreti con alcuni formati di plastica rigida. Per quanto riguarda i formati flessibili, è necessario un ulteriore lavoro per determinare quali tecnologie avanzate potrebbero essere più appropriate”.