Sostenibilità. Nelle città italiane è boom di “Healthy buildings”
Oggi non basta più vivere in un luogo “green”. Cresce, infatti, rapidamente, a livello globale, la domanda di immobili, residenziali e commerciali, che incorporino il fattore benessere nel design, nelle tecnologie e nei materiali di costruzione.
Secondo un report stilato dal Global Wellness Institute il mercato mondiale del cosiddetto “wellness real estate” supererà (entro il 2028) i 900 miliardi di dollari, con un tasso di crescita record del +108% nel periodo compreso tra il 2023 e il 2028. L’Italia, con un valore pari a 2,58 miliardi di dollari nel 2023, figura nella top 15 dei paesi leader del mercato del wellness real estate con un tasso di crescita annuale medio (+19%) superiore a quello globale (+18,1%).
Le principali statistiche a livello europeo sulla salute pubblica e sugli edifici indicano che questi ultimi consumano ancora troppa energia, emettono più gas serra e c’è una contrazione degli investimenti nelle ristrutturazioni edilizie. La Commissione Europea identifica, infatti, gli edifici nell’UE come i principali consumatori di energia, con questi ultimi che contribuiscono al 40% del consumo energetico e al 36% delle emissioni di gas serra.
La maggiore enfasi che viene posta sulla salute e sul benessere degli inquilini accresce la necessità di costruire dei veri e propri “healthy buildings”, i quali offrono riduzioni dei costi operativi e di manutenzione a lungo termine attraverso l’efficienza energetica e le risorse impiegate nella costruzione. Ma cosa sono questi speciali edifici? L’Healthy Buildings Barometer 2024 redatto dal BPIE (Buildings Performance Institute Europe) li definisce come immobili in grado di enfatizzare la salute e il benessere degli inquilini, migliorando la sostenibilità e consentendo la trasformazione attraverso empowerment e resilienza. Affinché il settore possa continuare a fare progressi rispetto agli obiettivi ESG, occorre abbracciare le nuove innovazioni e tecnologie: dai sistemi di illuminazione circadiana che grazie ai LED imitano il ciclo naturale della luce solare fino ai sensori ambientali e sistemi IoT per monitorare la qualità dell’aria, le condizioni ambientali e per la gestione automatizzata degli edifici (BMS). E ancora il design biofilico con incorporazione di elementi naturali, come pareti verdi, tetti verdi e spazi aperti oltre ai materiali chiari e freddi (cool materials) in grado di ridurre drasticamente le temperature degli edifici e delle pavimentazioni, queste ultime nella versione fotocatalitica sono anche in grado di abbattere, in prossimità, fino al 40% l’inquinamento da traffico.
Ed è proprio sulla fotocatalisi (un processo ecosostenibile in grado di decomporre proattivamente batteri, virus, muffe, funghi, Composti Organici Volatili, ossidi di azoto, polveri PM organiche e altri agenti patogeni nocivi) che si basa una nuova gamma di rivestimenti trasparenti made in Italy, nanotecnologici, ecologici, 100% green, applicabili in qualsiasi ambiente e su qualunque superficie, sia indoor sia outdoor.
La reazione consente di disgregare i principali inquinanti presenti nell’aria, trasformandoli in sottoprodotti innocui come sali, anidride carbonica e acqua, riducendo del 50% i costi di pulizia e manutenzione delle facciate degli edifici.
“Grazie a questa innovazione sarà possibile diffondere la salubrità dell’aria ed il benessere delle persone sia all’interno che all’esterno degli edifici mediante l’adozione di una tecnologia basata sulla visione delle città come “foreste invisibili” – spiega il Prof. Angelo Del Favero – Vogliamo promuovere delle contaminazioni mediante la nascita di isole fotocatalitiche in grado di trasformare le città in ecosistemi viventi e sostenibili e per farlo occorre rendere democratica la sostenibilità mediante l’adozione di applicazioni, attive dal centro alle periferie urbane, in grado di tenere insieme le tre dimensioni di salute, ambiente e uguaglianza sociale.”
L’edilizia sostenibile sta diventando sempre più popolare poiché ingegneri e architetti progettano e costruiscono strutture più ecologiche per soddisfare la domanda di un pubblico sempre più attento all’ambiente. Di conseguenza, gli edifici sostenibili stanno spuntando in tutto il mondo, contribuendo a ridurre l’impronta ambientale del settore edile. Dalla Shanghai Tower che con i suoi 128 piani e 632 metri di altezza è l’edificio certificato LEED Platinum più alto del Pianeta, fino alle facciate in ceramica termoriflettente del grattacielo sede centrale della Bank of America a New York. E ancora i 575 pannelli solari installati sul tetto del Bullitt Center di Seattle e lo stabilimento produttivo SEAT di Martorell, vicino a Barcellona, che con i suoi 53.000 pannelli solari installati sul tetto rappresenta il più grande inventario di pannelli solari nel settore automotive. Fino all’Olympic House di Losanna che vanta la certificazione LEED v4 Platinum per l’uso efficace delle risorse e le misure di risparmio energetico con oltre il 95% dei materiali utilizzati per la costruzione che sono stati riciclati per preservare le risorse naturali.
In Italia, invece, l’innovativa tecnologia sopracitata è stata impiegata sulle facciate di edifici quali i palazzi Luxottica e Monte Rosa 91 a Milano e, per il medical indoor, all’interno degli aeroporti di Venezia e Treviso e presso diverse strutture ospedaliere fra le quali gli ambulatori di Chirurgia pediatrica del Policlinico di Milano.
Di seguito un elenco, stilato dal Prof. Del Favero, dei 10 prodotti e tecnologie sostenibili più promettenti nel settore degli healthy buildings. Fra questi, molti sono materiali “smart” cioè intelligenti, che reagiscono con i cambiamenti dell’ambiente circostante modificando una o più delle loro proprietà.
- Fotocatalisi: coatings fotocatalitici e purificatori d’aria intelligenti
- Superfici fredde e riflettenti luce e calore (cool materials)
- Manufatti prefabbricati modulari e sostituibili
- Digital technologies e modellazione BIM (Building Information Modeling)
- Materiali da costruzione sostenibili e non tossici, contenenti materiali riciclati (vetro, legno, plastica)
- Sistemi di illuminazione circadiana (illuminazione LED che imita il ciclo naturale della luce solare)
- Sensori ambientali e sistemi IoT per monitorare la qualità dell’aria, le condizioni ambientali e per la gestione automatizzata degli edifici (BMS)
- Pannelli solari e tecnologie per l’efficienza energetica, con utilizzo di energie rinnovabili e sistemi di accumulo energetico
- Design biofilico, con incorporazione di elementi naturali, come pareti verdi, tetti verdi e spazi aperti
- Materiali e tecnologie per l’isolamento acustico ed il controllo intelligente del rumore