Nell’ambito del progetto LOWINFOOD – che ha l’obiettivo di promuovere pratiche alimentari più sostenibili e ridurre gli sprechi alimentari testando soluzioni innovative – la Task 5.6 si è concentrata sull’implementazione dell’innovazione Regusto per la misurazione degli sprechi alimentari nella fase di ristorazione e dei consumi fuori casa. A tale scopo è stata introdotto lo strumento della Regusto bag.
Le Regusto bag sono state proposte dai ristoranti partner ai clienti, offrendo loro la possibilità di portare a casa gli avanzi del pasto per consumarli successivamente o di ritirare ordini tramite l’app Regusto per ridurre il cibo in eccesso. Ogni bag è stata dotata di un QR code collegato a un questionario online che i clienti hanno compilato al momento dell’asporto e anche dopo la consumazione. Questo duplice monitoraggio ha permesso di monitorare il cibo che veniva portato a casa e di valutare se e quanto veniva effettivamente sprecato.
Grazie al contributo dei ristoranti partner sono state distribuite quasi 2.000 Regusto bag con codice QR, realizzando un monitoraggio, attraverso la raccolta di dati statistici, sulla gestione alimentare nei ristoranti e sui consumatori. L’obiettivo principale è stato quantificare gli sprechi alimentari fuori casa e valutare l’efficacia dell’innovazione Regusto nella loro riduzione.
Durante il progetto sono stati coinvolti cinque ristoranti partner e sono state raccolte oltre 580 risposte dalle indagini sui i consumatori e 10 dai ristoratori. I risultati ottenuti sono stati estremamente positivi: sia nelle operazioni di cucina che tra i clienti dei ristoranti, si è registrata una riduzione del 9% degli sprechi alimentari in volume. Circa 263 kg di cibo sono stati portati via dai ristoranti partecipanti grazie all’uso delle Regusto Bag. Questo quantitativo rappresenta il cibo potenzialmente salvato dai ristoranti. Il cibo consumato dai clienti una volta portato a casa ha superato i 232 kg, evidenziando un tasso di spreco pari solo all’11.8% del totale.
“Il 73% dei clienti dei ristoranti ha dichiarato di non aver registrato sprechi alimentari dopo aver utilizzato le Regusto bag – dichiara Clara Cicatiello, ricercatrice di Economia Agraria presso l’Università della Tuscia e coordinatrice del progetto – inoltre, i risultati confermano anche come ordini e porzioni eccessive siano le principali cause della generazione di sprechi alimentari”.
“Il progetto Lowinfood è stato stimolante ed esaltante per Regusto ma allo stesso tempo ha rappresentato una sfida non banale considerando l’impatto che la pandemia ha avuto sul settore Horeca durante il progetto – aggiunge Paolo Rellini, Cofondatore e Responsabile ricerca e sviluppo di Recuperiamo Società Benefit (Regusto) – Le innovazioni pensate per ottimizzare la gestione dei prodotti a rischio spreco nei ristoranti sono state testate nei locali aderenti”.
Categorie: News, Spreco alimentare
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