A San Pier d’Isonzo (GO) il sistema di illuminazione pubblica è completamente circolare. Grazie a un progetto avanguardistico, il Comune friulano è tra i primi a ottenere questo importante risultato.
L’intervento, realizzato nell’ambito del Servizio Luce 4 Consip, ha riguardato l’intera rete di pubblica illuminazione, dai componenti elettrici (cavi e quadri; apparecchiature di illuminazione e sistemi di controllo) a quelli infrastrutturali (cavi di alimentazione; cabine di trasformazione; pozzetti e canalizzazioni) ed è stato realizzato utilizzando oltre il 70% di materiali riciclati, pari a un peso di quasi 1,5 tonnellate.
Una percentuale che sale al 90% se si analizzano solo i corpi illuminanti sostituiti (per un totale di 407 punti luce ad alta efficienza energetica su 543 totali), superando di larga misura i criteri ambientali minimi (CAM) imposti dal governo, e nel rispetto della normativa UNI EN ISO 14021:2021.
Un passo avanti verso l’economia circolare
L’opera di riqualificazione, che si è appena conclusa, è stata avviata nel dicembre 2023 e rientra in un contratto stipulato con una Esco della durata di 9 anni, che comprende anche la gestione, la manutenzione e l’ottimizzazione degli impianti di illuminazione pubblica, oltre alla fornitura di energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili.
I primi risultati sono più che incoraggianti: per quanto riguarda i consumi la sostituzione dei vecchi corpi illuminati ha portato a un risparmio energetico superiore al 60%, passando dai 189,82 MWh/annui pre-riqualificazione ai 59,28 MWh/annui post-riqualificazione.
Si stima che al termine del mandato, il risparmio energetico ottenuto dal Comune sarà di 130,54 MWh/annui, pari al consumo medio annuo di circa 50 famiglie; mentre per quanto riguarda le emissioni di CO₂, si ipotizza una riduzione di 33,4 tonnellate.
Risultati tangibili per il Comune e i cittadini
La chiave di volta del progetto è stata l’adozione del bilancio materico, una metodologia innovativa che permette di quantificare le risorse utilizzate e restituite durante l’intero ciclo di vita di un servizio. A questo scopo è stato elaborato un disciplinare tecnico-procedurale interno, per garantire un approccio sistematico (e conforme agli standard internazionali) nella gestione e nel monitoraggio del contenuto di materiali riciclati nei prodotti impiegati. Una “roadmap” che è stata rispettata in tutte le fasi dell’intervento, e che qualifica questo progetto pilota come una case history importante. A dimostrazione di come la riqualificazione degli asset pubblici rappresenti un’occasione per promuovere la sostenibilità ambientale e l’efficienza nell’uso delle risorse, secondo i dettami dell’economia circolare, portando risultati concreti e misurabili.
Oltre al contenimento dei consumi, l’uso più efficiente della luce si traduce inoltre in una riduzione dell’inquinamento luminoso e al contempo in un miglioramento del comfort visivo. Per strade più sicure e “vive”, anche di notte. A tutto beneficio dei residenti e dei turisti, soprattutto stranieri, che vedono proprio nella fruizione cittadina en plein air uno dei tratti caratteristici dell’italian life style.