Favorire lo sviluppo di una filiera industriale che sfrutti le potenzialità delle batterie a ioni-sodio per garantire l’indipendenza dell’Europa dai rischi legati all’approvvigionamento e al prezzo delle materie prime.
È stato questo l’obiettivo dell’evento “Materiali per l’accumulo elettrochimico nelle batterie a ioni-sodio”, organizzato da RSE con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e di Regione Lombardia.
Dalle analisi condotte e raccontate nel corso dell’evento, emerge che lo sviluppo di una filiera industriale vantaggiosa e competitiva, in termini di sostenibilità ambientale ed economica, è possibile.
Le batterie a ioni-sodio, infatti, si presentano come valida alternativa alla più consolidata tecnologia delle batterie a ioni-litio per le applicazioni nell’ambito dell’accumulo stazionario, come l’autoconsumo domestico e i servizi alla rete e per un suo impiego in ambito mobilità.
“Il principale vantaggio della tecnologia a ioni-sodio – spiega Omar Perego – è quello di offrire un’opportunità di sostenibilità in termini di impiego di materiali non critici, a partire dal sodio, elemento abbondante e distribuito in natura, diversamente dal litio, che è presente nell’elenco dei Critical Raw Material, stilato dalla European Commission in base al rischio di approvvigionamento e all’importanza economica rivestita dal materiale”.
Emerge, quindi, la necessità di orientare risorse sostanziali verso i comparti di ricerca e sviluppo, che possano favorire il progresso e l’innovazione delle imprese italiane e del Paese. Fermo restando che le aziende italiane del settore stanno rapidamente investendo in capacità produttiva secondo le tecnologie consolidate, è opinione comune che si debba contemporaneamente guardare alle innovazioni più promettenti per il futuro, e fra queste la tecnologia a ioni sodio è considerata come l’opzione principale. In tale scenario, le istituzioni sul territorio giocano un ruolo importante; nel caso della Lombardia sono diverse le possibilità attuali e future che la Regione mette a disposizione attraverso i suoi bandi rivolti a imprese, fondazioni e associazioni, che vogliano collaborare, aggregarsi e lavorare in modo sinergico e più in generale ricevere investimenti per innovare prodotti e processi.
“Investire in progetti di ricerca applicata e promuovere la formazione continua di professionalità qualificate sono pilastri essenziali per costruire un sistema industriale robusto e competitivo – sostiene Luigi Mazzocchi – è importante che, in questa prospettiva di sviluppo, si faciliti il trasferimento dei risultati della ricerca verso le imprese, come uno degli elementi chiave per l’affermazione di una leadership dell’industria italiana”.
Categorie: News, Sostenibilità
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