Un team di geologi e vulcanologi della Lithium Americas Corporation, di GNS Science e dell’Oregon State University hanno scoperto che un antico vulcano spento degli Stati Uniti potrebbe contenere il più grande giacimento di litio del mondo.
Questo supervulcano, noto come McDermitt Caldera, è situato al confine tra Nevada e Oregon, ed è costituito da una grande caldera lunga 45 km da nord a sud e larga 35 km da est a ovest.
La sua ultima eruzione risale a circa 16 milioni di anni fa e si pensa abbia portato alla formazione di un deposito di litio molto grande nel suo cuore, grazie al graduale raffreddamento della lava. Oltre al litio, questo settore è noto per contenere grandi quantità di uranio e mercurio.
Se le stime degli scienziati sono esatte sui 120 milioni di tonnellate di litio contenuti nella caldera di McDermitt, questo giacimento non solo diventerebbe il più grande giacimento di litio al mondo, ma potrebbe anche garantire una fornitura più che sufficiente a soddisfare gli obiettivi mondiali per i prossimi decenni.
Gli autori dello studio hanno assicurato che lo sviluppo di una catena di approvvigionamento sostenibile e diversificata per soddisfare gli obiettivi di energia sostenibile a basse emissioni di carbonio e di sicurezza nazionale richiede lo sfruttamento delle risorse nazionali di litio con il più basso rapporto rifiuti/terre per ridurre al minimo il volume di materiale estratto dalla Terra.
Secondo gli scienziati, le risorse vulcaniche sedimentarie di litio come quelle di McDermitt possono soddisfare questo requisito in quanto tali depositi sono generalmente poco profondi, hanno un elevato tonnellaggio e soprattutto un basso rapporto tra rifiuti e massa di minerale, il che sarebbe un vantaggio per un approvvigionamento globale sostenibile di litio. A loro avviso, quindi, l’estrazione di questo supervulcano spento potrebbe essere avviata già nel 2026.
Categorie: News, Sostenibilità
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