A2A e Alfa Acciai di Brescia hanno presentato “Alfa Heat Recovery”, un impianto in grado di recuperare il calore dei forni dell’acciaieria e lo cede alla rete del teleriscaldamento, coprendo il fabbisogno di calore di circa 5.000 famiglie. Il recupero di calore dai cascami termici, inoltre, evita l’emissione in atmosfera di oltre 10.000 tonnellate di CO₂ l’anno.
“Smart Grid Pilot”, ovvero il progetto originario avviato nel 2021, prevedeva la fattibilità del recupero del calore generato dal primo forno dell’acciaieria per convogliarlo nella rete di teleriscaldamento cittadina attraverso la realizzazione di una centrale di scambio termico e la posa di 1,2 km di doppia tubazione tra l’azienda e la centrale A2A di Lamarmora.
La collaborazione di A2A con Alfa Acciai si inserisce in un percorso volto alla riduzione dell’uso di combustibili fossili come fonti di produzione della rete del teleriscaldamento. La città di Brescia, infatti, ha sviluppato un sistema integrato che coniuga produzione di energia elettrica, teleriscaldamento/teleraffrescamento e gestione del ciclo dei rifiuti urbani, azzerando il ricorso alla discarica.
Il termoutilizzatore produce ogni anno circa il 70% dell’energia termica distribuita dalla rete di teleriscaldamento, producendo energia elettrica pari al fabbisogno di 200.000 famiglie. Negli ultimi anni, oltre all’abbandono del carbone con cinque anni di anticipo rispetto agli obiettivi nazionali, sono stati aggiunti cascami termici industriali (Alfa Acciai, Ori Martin) e serbatoi di accumulo (presso la centrale nord e alla centrale Lamarmora) che hanno consentito di ridurre ulteriormente la restante quota di calore prodotta con il gas.
Oggi la rete di teleriscaldamento di Brescia serve circa 22.000 utenti: nel 2022 il calore ceduto alla rete è stato di 980 GWh termici e, grazie all’uso di fonti non fossili, si è risparmiata l’emissione in atmosfera di 138.525 tonnellate di CO₂.
Categorie: News, Sostenibilità
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