I legislatori dell’Unione Europea stanno lavorando alla revisione della normativa dell’UE-27 in merito a molti settori di imballaggio: lo scopo è quello di ottenere una riduzione dei rifiuti grazie a valori-obiettivo di riciclaggio e riutilizzo più ambiziosi.
In un’analisi dell’azione dell’UE per affrontare il problema dei rifiuti di plastica, però, gli auditor hanno messo in guardia circa il considerevole rischio che l’UE non riesca a raggiungere i valori-obiettivo di riciclaggio degli imballaggi in plastica previsti per il 2025 (50%) e per il 2030 (55%).
Gli imballaggi, come i vasetti di yogurt o le bottiglie d’acqua, rappresentano circa il 40% dell’utilizzo della plastica e oltre il 60% dei rifiuti di plastica generati nell’Unione europea; ma non solo, perché si tratta anche della tipologia di imballaggi con il più basso tasso di riciclaggio (di poco superiore al 40%).
L’analisi, inoltre, ha evidenziato che gli Stati membri si appoggiano ai paesi non-UE per gestire i propri rifiuti di imballaggio di plastica e raggiungere i rispettivi valori-obiettivo di riciclaggio: basti pensare che nel 2020 quasi un terzo degli imballaggi di plastica dichiarati come riciclati dai paesi dell’UE è stato, in realtà, indirizzato al riciclo fuori dall’UE. Nel 2021, però, a causa delle condizioni più severe imposte dalla convenzione di Basilea, le spedizioni di rifiuti plastici sono state in gran parte vietate.
In questo scenario, la Corte dei Conti sostiene che tale situazione, unitamente all’incapacità di trattare questi rifiuti all’interno dell’UE, costituisce un’ulteriore potenziale minaccia per il raggiungimento dei valori-obiettivo europei.
Va sottolineato, però, che nell’analisi gli auditor hanno lodato le ambizioni dell’Unione Europea, che punta quasi a raddoppiare i tassi di riciclo dei rifiuti di plastica entro il 2030, e hanno sottolineato le opportunità economiche offerte da tale politica. Utilizzando questo nuovo approccio, infatti, l’UE potrebbe sfruttare la propria posizione di avanguardia e consolidarsi come leader mondiale nel settore del riciclo degli imballaggi di plastica.
Share this post